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L’alimentazione del neonato prematuro

Si definisce prematuro il neonato che nasce prima della 37esima settimana di gestazione e con peso ben inferiore al chilo. Uno dei parametri più importanti per questi bimbi venuti al mondo troppo presto è la valutazione della crescita a seconda di alcuni parametri pediatrici che devono esser considerati scrupolosamente entro i 2 anni di vita del figliolo, ecco quindi che l’alimentazione per un neonato prematuro diviene fondamentale. Quanto deve mangiare un neonato prematuro?

Neonati prematuri crescita

I neonati prematuri 37 settimane seguiranno una curva della crescita ben diversa dai pargoli venuti al mondo nei tempi stabiliti, visto che la loro nutrizione è ben differente dagli altri. Essendo incapaci di deglutire e di coordinare allo stesso tempo la respirazione polmonare, se il peso è inferiore al chilo si passa ad una nutrizione continua tramite le flebo e quindi goccia a goccia. Invece, se hanno un peso minore di 1500 grammi, si adopera un sondino e cioè con un’alimentazione a gavage.


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Allattamento al seno prematuri

Così facendo il piccolo si abitua progressivamente al latte che viene introdotto man mano in quantità sempre più crescente portando poi a maturazione completa il suo intestino. Importante è anche il latte materno, infatti le mamme che hanno questo “oro bianco” utilizzano il tiralatte per dare ai figli in incubatrice il proprio nettare che li aiuta nella crescita perché rafforza le difese immunitarie e limita il rischio d’intolleranze.

Generalmente con il passar dei mesi i neonati prematuri raggiungono i parametri della crescita dei loro coetanei e nel momento dello svezzamento sono quindi pronti a magiare come gli altri. Se, ovviamente, il prematuro mangia poco e continua ad avere una crescita inferiore rispetto ai percentili stabiliti nell’apposita tabella bisogna continuare a farlo seguire dal pediatra.