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La posizione corretta per la nanna del neonato

Lo ripetono sempre le nonne: il neonato deve dormire a pancia in su perché è la posizione più efficace i casi di morte in culla (come prevenirla?). E questo vale non solo per il sonno notturno ma anche per tutti i sonnellini del nostro bebè.

A parte la saggezza dei nonni, c’è un motivo scientifico per indurre i genitori a far dormire a pancia in su il proprio neonato. La sindrome della morte improvvisa del lattante, infatti, sembra che dipenda da come viene controllato il respiro durante il sonno. Dormire a pancia in giù renderebbe difficile risvegliare il neonato in caso di apnea, mentre dormendo supino, cioè a pancia in su, non ci sarebbe lo stesso problema. Stesso discorso per la nanna fatta su un fianco.

Non tutti i bambini, però, riescono ad addormentarsi con il pancino in su. Cosa fare? Avere tanta pazienza, fargli un bagnetto rilassante prima del sonno in modo da favorire la nanna, usare il ciuccio nella fase dell’addormentamento. Sconsigliato, invece, il trucchetto di farlo addormentare a pancia in giù e poi girarlo: in questo modo i genitori dovrebbero sorvegliarlo di continuo per evitare che si giri di nuovo.

Ovviamente questo può succedere, soprattutto a partire dai 3 o 4 mesi: per evitare che accada mettiamo nella culla piccoli asciugamani arrotolati per impedirgli di girarsi nel sonno.

Quindi la posizione supina è la più raccomandata per la nanna anche se potrebbe avere un ‘però’: a quell’età le ossa dei neonati sono ancora molto morbide, non ancora completamente formate, e questo può causare un temporaneo appiattimento della nuca. Come prevenire questo inconveniente? Per esempio sistemando nella culletta degli appositi riduttori che aiutano il bebè a mantenere la corretta postura.