Bimbi e paura dell’abbandono: come superarla
È un qualcosa che si sviluppa nel nostro subconscio, e che cresce progressivamente con l’avanzare dell’età. Parliamo della paura dell’abbandono, che nasce nell’infanzia e può essere provocata da eventi traumatici come il divorzio, o la perdita di una delle figure di riferimento della propria vita.
Tutto nasce in infanzia
L’interessante tema è stato approfondito da Ana Maria Sepe, esperta di psicoanalisi, sul blog Psicoadvisor.com. Secondo la professionista la perdita di un genitore, di un amico o comunque un evento traumatico di questo tipo durante l’età infantile potrebbe innescare la cosiddetta paura dell’abbandono. Questa, in situazioni estreme, può portare l’individuo ad avere difficoltà nell’instaurare relazioni sane e paritetiche.
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Come capire se si teme l’abbandono
Quando si inizia a crescere, è possibile capire facilmente se si soffre o meno della paura di essere abbandonati. Secondo la Sepe, un campanello d’allarme può essere costituito dalla reazione che si ha quando il tuo lui non risponde al telefono. L’esempio tipico è quello che si verifica nel momento in cui provi a chiamare il tuo compagno, ad esempio, e la prima cosa a cui pensi è il peggio.
Essere accondiscendenti e dire sempre di ‘sì’ anche quando non si è d’accordo, potrebbe essere indice di un timore innato nel perdere il partner, così come il paragonarsi al proprio fratello/sorella, alle ex o alle potenziali corteggiatrici della persona amata.
L’ansia da separazione potrebbe essere una ulteriore testimonianza di questo tipo di paura che, in casi estremi, può anche sfociare nella costante ansia di essere lasciati. Su quest’ultimo punto, l’esperta ha approfondito la questione spiegando che spesso può capitare di ‘sabotare’ il rapporto sia in modo diretto (lasciando il partner senza alcun motivo concreto, ma per giocare di anticipo) sia in modo indiretto (portando il partner allo sfinimento).
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Come superare questa paura?
Come superare, dunque, questa paura? Per liberarsi da questo timore è necessario innanzitutto fare un lavoro su sé stessi, a partire dalla propria autostima. Ricorda che, se non ami in primis te stesso, è difficile che tu possa amare al 100% gli altri. Inizia ad ascoltarti, a fare ciò che ti piace sviluppando relazioni più positive ed, in generale, mantenendo un atteggiamento positivo sull’andamento della tua vita.