partorire in casa maternità

La Casa Maternità, l’alternativa al parto a domicilio

“In quale ospedale partorirai?”. “In nessun ospedale: vado in una Casa Maternità“. Uno scambio di battute in realtà molto poco sentito visto che, soprattutto in Italia dove non arrivano nemmeno a dieci, quella delle Case Maternità è una realtà ancora poco conosciuta (mentre all’estero va alla grande), certamente poco pubblicizzata. Eppure leggendo in rete i commenti di chi c’è stato viene la curiosità di conoscerle meglio.

Per Casa Maternità s’intende una struttura extraospedaliera e demedicalizzata gestita esclusivamente da ostetriche e destinata soltanto a donne sane, con una gravidanza altrettanto regolare (quindi non una gravidanza podalica, gemellare, con malformazioni all’utero) visto che non ci sono camere operatorie, che hanno deciso di arrivare al momento del parto seguendo ritmi diversi da quelli solitamente scanditi da medici e ospedali. Soprattutto si propongono come un’alternativa al parto in casa: chi lo sceglie ma per una serie di motivi sa di non poterlo effettivamente praticare, può rivolgersi a una di queste strutture.

Si tratta di luoghi dove la donna ritrova una sorta di intimità ‘casalinga’ tipica del parto a domicilio, dove tutto si svolge nei propri ambienti famigliari. Qui si crea un’atmosfera molto simile anche perchè i futuri genitori instaurano un rapporto con la struttura molto tempo prima del momento del parto. In pratica la coppia che decide di rivolgersi a una Casa Maternità viene seguita fin dai primi mesi di gravidanza da un’ostetrica che garantisce una continuità assistenziale guidandoli per tutti i 9 mesi anche con visite domiciliari e incontri settimanali.

Diversamente da ciò che avviene in cliniche e ospedali (per ovvie ragioni, anche di organizzazione), qui la donna ritrova visi che ha avuto già modo di conoscere durante i mesi precedenti così da rilassarsi e arrivare il più serena possibile al momento fatidico. Può decidere la posizione che preferisce per mettere al mondo il suo bambino, anche nell’acqua se vuole.

Una volta nato, il bimbo viene subito dato alla mamma per il primo allattamento e il cordone ombelicale viene tagliato soltanto dopo che ha smesso di pulsare. Poi arriverà la routine con il bagnetto, le varie misurazioni, il peso, etc etc. Presente un pediatra che si prende cura del neonato nelle primissime ore di vita. La neo-mamma resta nella struttura al massimo per 24 ore e con lei possono restare anche il papà ed eventualmente fratelli o sorelle se ci sono.

Partorire in una Casa Maternità, come anche a casa, ha un costo. In alcune Regioni è possibile chiedere un rimborso alla Asl.