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Infertilità da insufficienza luteale: che cos’è

L’insufficienza luteale o luteinica, altre volte chiamato deficit del corpo luteo, è un disturbo che si riscontra nel 4-5% di donne con storia di infertilità inspiegata o di aborti ripetuti. Queste donne spesso presentano disturbi del ritmo del ciclo mestruale, con una fase progestinica più breve.

Il ciclo di una donna è diviso in due fasi, scandito dal rilascio di ormoni i cui picchi ne regolano l’inizio e la fine. La mestruazione appartiene alla prima fase, ossia la fase follicolare. Questa ,dal primo giorno di mestruazione dura all’incirca 14 giorni, periodo nel quale la mucosa endometriale si sfalda e dopo qualche giorno con il graduale incremento degli estrogeni si ricompone.

Sull’ovaio intanto in questa fase compaiono uno o più follicoli, ma uno solo raggiungerà il massimo sviluppo al quattordicesimo giorno e sarà pronto ad esplodere per rilasciare la cellula uovo. Nel caso della gravidanza gemellare eterozigotica invece ne matureranno due e si avrà una doppia ovulazione.

Con l’ovulazione termina la prima fase. Le pareti del follicolo scoppiato formano sull’ovaio una piccola ghiandola temporanea funzionale, il cosìdetto corpo luteo, in grado di produrre progesterone. Ed è proprio per questo che la seconda fase del ciclo prende il nome di fase luteale..

La produzione di progesterone nella seconda fase del ciclo oltre a regolare gli ormoni dell’asse è fondamentale per ispessire la mucosa uterina e prepararla ad accogliere la cellula uovo fecondata e mantenerla in vita, sostenendo la gravidanza fino alla formazione della placenta.

Pertanto un deficit di progesterone in questa fase significa insuccesso dell’annidamento della cellula uovo fecondata e aborto spontaneo precocissimo.

Le donne che hanno un deficit luteinico spesso non si accorgono di essere rimaste incinte perché l’aborto è talmente precoce da venire confuso con una normale mestruazione. La diagnosi di deficit luteinico certa si effettua con biopsia dell’endometrio, ma spesso ci si avvale solo dei dosaggi ormonali nella seconda fase.

Talvolta già eco graficamente ai monitoraggi è possibile individuare un corpo luteo di dimensioni ridotte che non cresce nei giorni o che regredisce prima, spesso associato ad un ciclo irregolare dove la mestruazione arriva prima dei 28 giorni. Il deficit luteale è dovuto a squilibri ormonali e si cura con una terapia progestinica somministrata nella seconda fase del ciclo, che ha successo nel 50% dei casi.