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Il bambino si mangia le unghie: come farlo smettere

L’onicofagia è un disturbo molto diffuso tra gli adolescenti (ne soffre circa il 10% della popolazione in quella fascia d’età) che si sviluppa in maniera evidente tra i 10 e i 18 anni. Tuttavia questo ‘vizietto’ può iniziare a comparire già intorno ai 5/6 anni.

Il bambino che si rosicchia le unghie è molto spesso un tipo ansioso e timido che attraverso questo comportamento, che può diventare vera e propria abitudine, cerca di controllare il nervosismo (a proposito, i bambini come possono imparare a gestire le emozioni?) che in lui scatenato eventi che gli procurano stress (per esempio il distacco dai genitori o anche la nascita di un fratellino).

Mangiandosi le unghie in qualche modo riesce ‘apparentemente’ a scaricare la sua ansia che, anziché manifestarsi verso l’esterno (anche con comportamenti aggressivi), si esplicita con un sistema quasi autolesionista. In poche parole, un bambino onicofago in questo modo erge attorno a sé una sorta di autodifesa: mangia le unghie, scarica il nervosismo e riacquista stima in sé stesso.

Può essere un atteggiamento episodio, legato soltanto al singolo evento causa di ansia, oppure può diventare vero e proprio vizio: è a questo punto che bisogna intervenire.

La prima cosa da fare è cercare di capire quale situazione abbia potuto stressare a tal punto nostro figlio da indurlo a ‘difendersi’ in questo modo. Quindi parliamo con lui, capiamo le emozioni che sta provando in quel momento, i disagi che lo turbano. Cerchiamo di fargli capire che è naturale provare anche delle sensazioni spiacevoli che prima o poi capitano a tutti: il trucco è imparare a gestirle.

Mai rimproverare un bimbo in queste fasi così delicate per lui, piuttosto trattiamolo con dolcezza e pazienza e veicoliamo la sua aggressività repressa facendogli praticare uno sport o una qualsiasi altra attività che possa tranquillizzarlo e aiutarlo a scaricarsi.

Non affidiamoci ai trucchetti della nonna (tipo mettere il peperoncino sulle unghie di nostro figlio!): i bambini, per quanto piccoli, sono essere pensanti con i quali bisogna parlare e spiegare le varie fasi della vita e della loro crescita.

Può essere utile anche descrivergli le conseguenze di mangiarsi troppo le unghie: ferite superficiali che possono provocare infezioni (il famoso ‘giradito’), dermatiti e irritazioni varie. Addirittura un’alterazione strutturale dell’unghia se proprio si esagera!