Guinzaglio per bambini: che cos’è e come si usa
C’è chi lo ama e chi lo odia. Il guinzaglio per i bambini è uno di quegli aiuti per mamme e papà che continua a dividere l’opinione pubblica, sollevando dibattiti e scatenando i giudizi. Considerato da alcuni come un modo per obbligare i pargoli a seguire i movimenti voluti dai genitori, le bretelle primi passi sono in realtà uno strumento utilissimo per impedire ai bimbi cadute rovinose quando iniziano a camminare. Che cos’è un guinzaglio per bambini? Le redinelle sono in realtà delle bretelle che cingono in genere il petto dei bambini e hanno un laccio abbastanza lungo da permettere ai genitori di sostenerli dalla schiena. In commercio vi sono diverse tipologie di guinzagli per i bambini con varianti anche divertenti e utili come le versioni a zainetto.
Guinzaglio per bambini: quando è utile usarlo
Il termine “guinzaglio“, quando associato alla parola “bambino”, scatena spesso una sorta di indignazione in molte persone. Una disapprovazione legata alla credenza (sbagliata) che il genitore che usa certi sistemi con il figlio voglia limitare i suoi movimenti e, in un certo senso, diminuire la sua attenzione sul bimbo. Nulla di tutto ciò. Le bretelle per i primi passi sono uno strumento utile se usato bene. Quando il bimbo inizia a muoversi sui due piedi e non ha ancora un’andatura certa, il guinzaglio permettere al piccolo di camminare in sicurezza. Il laccio non deve essere necessariamente tenuto tirato, al contrario può essere mantenuto morbido, in modo che il bambino non senta di essere sostenuto e sia pienamente libero di muoversi come e dove vuole. Usare il guinzaglio consente alle mamme e ai papà di reagire più velocemente appena il figlio sta per cadere, evitando il rischio di urtare qualche oggetto. In situazioni di maggior pericolo come nelle strade in discesa, dissestate, senza marciapiedi, ma anche dentro casa, quando il piccolo rischia di farsi male cadendo su un mobile (anche se opportunamente messo in sicurezza con paraspigoli), le redinelle per i primi passi possono essere fondamentali. Il guinzaglio per bambini non deve essere considerato come un sostituto all’attenzione dei genitori, ma un aiuto ulteriore per salvaguardare la loro incolumità.
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Bretelle primi passi: quando non è necessario usarle
Ovviamente ci sono dei luoghi in cui il guinzaglio per bambini non serve. Al mare o in un parco immerso nel verde i bimbi non rischiano di farsi male cadendo. La sabbia e l’erba attutiscono molto le cadute dei più piccoli, che possono sperimentare liberamente senza correre grossi rischi. Anche l’andatura e il carattere del bambino fanno la differenza nella scelta del guinzaglio o meno. Bimbi molto calmi, che camminano in modo composto e non cadono quasi mai in avanti, possono tranquillamente risparmiare al genitore l’acquisto delle bretelle. Nel caso in cui il bambino tende ad essere più spericolato, con la propensione a correre (nonostante abbia appena iniziato a camminare) e cade spesso, facendosi male, in questo caso il guinzaglio può essere molto utile per proteggerlo. L’imbracatura può aiutare il genitore soprattutto quando il bambino inizia a camminare, cosa che avviene in genere intorno al 12 mesi, e può essere abbandonato quando il piccolo cresce e deambula spedito, con maggior sicurezza.
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Bretelle primi passi per bambini: la percezione in Italia e all’estero
Mentre in Italia le mamme e i papà tendono spesso a storcere il naso di fronte all’eventualità di acquistare un guinzaglio per il proprio bambino, all’estero le redinelle sono uno strumento molto diffuso. In Gran Bretagna e nei paesi scandinavi le bretelle per i primi passi sono molto usate dai genitori alle prese con bimbi intorno a un anno di vita, che iniziano a muoversi con i loro piedi. I genitori europei tendono a non considerare perciò lo strumento del guinzaglio come una limitazione per i bimbi, piuttosto come un modo per accudirli durante la loro esplorazione del mondo su due piedi. Di seguito sono illustrate varie tipologie di redinelle per i primi passi con le marche più diffuse e i prezzi indicativi.
Guinzaglio per bambini: i prezzi e le tipologie a confronto
Guinzagli a imbracatura semplice, zainetti o braccialetti. In commercio esistono diverse tipologie di redinelle per i primi passi dei bambini. La più comune è quella dell’imbracatura del bambino che cinge il busto, tra queste rientrano le redinelle Chicco ad esempio che costano intorno ai 17 euro. Il guinzaglio per i bambini della Chicco permette all’adulto di sorreggere i più piccoli dalla schiena. Ci sono poi delle redinelle con un imbracatura sul cavallo. In questo caso il bambino ha le braccia libere ed è sostenuto dal genitore. Questa tipologia di guinzaglio può sorreggere bimbi con un peso che non supera i 13 chilogrammi ed è utile dai 6 ai 14 mesi. Il prezzo del modello della Foppapedretti ruota intorno ai 17 euro. Esistono poi dei guinzagli per i bambini a braccialetto che permettono di essere collegati all’adulto tramite il polso. Su Amazon il prezzo di questi dispositivi parte da 3 euro per arrivare a 15. Infine ci sono delle bretelle per i primi passi che propongono un vero e proprio zainetto, allacciato sul davanti, per evitare che scivoli via. Il genitore può tenere il figlio attraverso una stringa posta sullo zaino. La Prenatal vende questi dispositivi a un prezzo che si aggira intorno ai 34 euro, quando l’articolo non è in saldo o soggetto a promozioni.