Giorni fertili: quali sono quelli giusti per rimanere incinta

Periodo fertile: di cosa stiamo parlando?

Il desiderio di avere un bambino crea in ogni donna un misto di emozioni e sensazioni. Si passa dalla gioia alla preoccupazione, dalla serenità all’ansia di riuscire subito a rimanere incinta. Ma quali sono i giorni giusti per favorire il concepimento? Individuare il periodo fertile del nostro ciclo mestruale può aiutarci nella ricerca serena di una gravidanza. Con periodo fertile si indica il periodo del ciclo mestruale durante il quale la possibilità di rimanere incinta è maggiore. Nei così detti giorni fertili avviene l’ovulazione, che viene avvertita dalla donna grazie a determinati sintomi. Calcolare i giorni fertili può aiutare a rimanere incinta più facilmente e a conoscere ancora meglio il nostro corpo.

Giorni fertili e ovulazione

Si parla di giorni fertili per indicare quel particolare periodo del ciclo mestruale in cui avviene l’ovulazione. Sono i giorni in cui la possibilità di rimanere incinta è più alta: questo ci permette di poter in qualche modo programmare i rapporti intimi in vista di un desiderio di gravidanza o con l’intento di volerla evitare. Il giorno in cui la possibilità di concepire è al massimo è il giorno dell’ovulazione. Durante l’ovulazione il nostro corpo produce gli ovuli che saranno poi fecondati dagli spermatozoi. Di solito avviene dal 12esimo al 16esimo giorno prima dell’inizio del ciclo  successivo e dura 24 ore. Si parla infatti di giorno dell’ovulazione: il follicolo scoppia e l’ovulo viene rilasciato nella tuba permettendo il concepimento. C’è anche la possibilità che alcuni cicli siano anovulatori. In questo caso la fertilità viene meno, l’ovaia non rilascia gli ovuli per la fecondazione e quindi, per quel mese, non abbiamo la possibilità di rimanere incinte. Questi cicli possono essere più frequenti durante l’adolescenza o in prossimità della menopausa, in donne con cicli irregolari o in presenza di ovaio policistico.
In basso, un video che spiega in breve in cosa consiste il periodo fertile.

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Ovulazione: come riconoscere i sintomi

Imparare ad ascoltare il nostro corpo e a notare i cambiamenti a livello psicologico e fisico che avvengono in noi, ci può aiutare con semplicità ad individuare il nostro periodo fertile. Vediamo insieme quali possono essere i sintomi dell’ovulazione:

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Periodo fertile: quanto dura?

Per convenzione, l’ovulazione viene collocata al 14esimo giorno del ciclo mensile, cioè il periodo tra l’inizio di un ciclo mestruale e del successivo. Il periodo fertile, in un mese, dura circa 5 giorni. I giorni favorevoli al concepimento sono quindi:

Questi cinque giorni fertili vengono stabiliti anche in base al ciclo di vita degli spermatozoi e alla loro capacità di fecondare l’uovo per un tempo che va da circa 3 giorni fino ad un massimo di 5. Quando però il ciclo mestruale non è regolare, i giorni possono anticiparsi (per i cicli inferiori a 28 giorni) o possono posticiparsi (per i cicli superiori ai 30 giorni).
In basso un video nel quale il Prof. Manna spiega l’importanza dell’ovulazione.

Come calcolare i giorni fertili

Per individuare in maniera attendibile il giorno dell’ovulazione e il periodo fertile, esistono varie tecniche. Ne elencheremo alcune.

In basso un video su come monitorare l’ovulazione.

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Calendario dei giorni fertili: le app utili

Il metodo più semplice per il calcolo dei giorni fertili, ma anche il meno preciso, è quello che si basa sulla durata media del ciclo mestruale per collocare a circa 14 giorni dall’inizio del nuovo ciclo il giorno dell’ovulazione. Questo discorso però vale per le donne che hanno un ciclo regolare che va da 28 giorni circa fino a 35. Ogni ciclo mestruale, però, può subire delle variazioni da mese a mese: l’ovulazione può avvenire prima o anche dopo quanto avevamo calcolato. Esistono oggi delle app per il cellulare che ci permettono di tenere un “diario” che riguarda il nostro ciclo mestruale, in modo da monitorare il giorno dell’ovulazione e darci i consigli giusti sulla possibilità di concepire. In basso alcune app utili.

Sesso e giorni fertili: credenze e curiosità

Il ginecologo tende a non dare consigli su quando avere rapporti sessuali per il concepimento perché ciò potrebbe avere conseguenze a livello emotivo per la naturale vita di coppia. La spontaneità ed il desiderio sono infatti fondamentali per mantenere viva la fertilità della coppia: lo stress e il ripetersi di rapporti sessuali come un’azione meccanica possono stravolgere l’equilibrio ormonale sia dell’uomo che della donna e portare effetti negativi sulla possibilità di concepire. Per favorire il concepimento è sbagliato pensare che sia necessario avere rapporti frequenti: l’importante è che ci siano almeno due rapporti nei cinque giorni fertili e che questi siano carichi di desiderio, trasporto e soddisfazione. Per quanto riguarda la posizione, si pensa spesso che quella del missionario (donna distesa e uomo al di sopra) sia quella che favorisce il concepimento: è solo una credenza senza fondamento scientifico. L’importante è che gli spermatozoi possano raggiungere il traguardo in modo semplice e questo è favorito dal muco cervicale abbondante del periodo ovulatorio. Un’altra credenza da sfatare è il fatto che la donna debba rimanere a letto per un periodo più o meno lungo dopo un rapporto per favorire il concepimento: in realtà gli spermatozoi iniziano il loro percorso subito dopo l’eiaculazione e quindi si tratta di una credenza infondata.

Valentina Mercurio


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