Con il cambio di stagione arrivano gli sbalzi di temperatura e con loro anche i primi malanni. I più frequenti nei bambini sono la bronchite e la bronchiolite, ma spesso possono essere confuse con un banale raffreddore e non curate in maniera adeguata.
La bronchiolite è un’infiammazione dei bronchioli, una delle ultime ramificazioni delle vie respiratorie. Interessa prevalentemente il neonato e nella maggior parte dei casi è scatenata da un virus (VRS: Virus Respiratorio Sinciziale), il quale causa il restringimento del calibro dei bronchioli, riducendo l’apporto di aria nei polmoni con conseguenti difficoltà respiratorie. Il contagio avviene attraverso le secrezioni e il periodo di incubazione è di circa 4 giorni. I bambini che sono stati infettati da questo virus sono contagiosi per circa 10 giorni.
I sintomi che caratterizzano la bronchiolite sono molto simili a quelli del comune raffreddore, ma quello che caratterizza la bronchiolite è la tosse nei neonati.Quando preoccuparsi?
Per quanto riguarda la terapia della bronchiolite nel neonato, sarà il pediatra a stabilirla in base alla gravità del quadro clinico, ma a casa possono essere adottati alcuni accorgimenti che possono aiutare il piccolo a sentirsi meglio, ovvero:
La precauzione più importante, però, rimane sempre quella di lavarsi bene le mani per evitare la proliferazione di agenti patogeni.
I bambini di età un po’ più grande possono invece venire contagiati e presentare altre patologie, quali: polmonite, broncopolmonite e bronchite asmatica. Tutte e tre si riconoscono facilmente da una forte tosse grassa di cui il bambino non riesce a liberarsi.
La polmonite nei bambini è una malattia infiammatoria a carico dei polmoni che ne affatica il funzionamento.
Tosse nei bambini quando preoccuparsi: la tosse viene accompagnata da respiro affannoso, produzione di muco giallognolo, raffreddore, naso che cola, febbre e spossatezza. Il contagio può avvenire per trasmissione virale o batterica e, in quest’ultimo caso, il pediatra può prescrivere una cura antibiotica.
La broncopolmonite è il quadro clinico che indica un peggioramento della polmonite, in quanto provoca un’infiammazione sia del polmoni che dei bronchi.
La bronchite, infine, è l’infiammazione della mucosa dei bronchi e può essere classificata in:
La bronchite asmatica è la più frequente tra i bambini e non è altro che il peggioramento della bronchite, in quanto i bronchi si ostruiscono e ai sintomi che caratterizzano la normale bronchite se ne associano altri due:
Come si cura la bronchite: spesso questa malattia si risolve con un trattamento prescritto dal pediatra, il quale utilizza farmaci antinfiammatori per alleviare i sintomi infiammatori (febbre, irritazione nasale, debolezza) con l’ausilio di un aerosol a base di farmaci cortisonici.
Questo è tutto il necessario da sapere sulla bronchite e come curarla.
La differenza sostanziale tra bronchite e bronchiolite è quindi la seguente: la bronchiolite colpisce principalmente i neonati e i lattanti di età inferiore all’anno, mentre la bronchite colpisce i bambini più grandi e può presentarsi in svariate tipologie.
Soraya Cordellina