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Diabete gestazionale: i rischi per il parto

Il diabete gestazionale riguarda l’alterazione del metabolismo del glucosio e si verifica per la prima volta durante la gravidanza anche se prima d’allora la donna non ha mai sofferto della patologia. Esso viene riscontrato solo dopo aver fatto la curva glicemica e nel caso l’esito di questo esame dovesse segnalare proprio tale problematica, è bene che la gestante inizi a seguire una dieta priva di zuccheri e che controlli costantemente i valori della glicemia.

Se il diabete gestazionale non viene monitorato, si potrebbero correre dei rischi anche durante il parto, che risulterebbe pertanto rischioso e difficile con emorragie materne. Inoltre il bambino potrebbe avere sofferenza fetale e problemi alla nascita legati sia al parto stesso, che causerebbe una distocia di spalla, che ad una iporglicemia improvvisa per il piccolo, che improvvisamente si ritroverebbe privato di certi livelli di zuccheri, avendo poi in futuro problemi di obesità e di diabete .

In casi estremi alle donne a cui viene riscontrata questa patologia, può esser consigliato di anticipare di poco il parto, ma è comunque preferibile rispettare la data del termine dell’attesa, e ciò perché chi soffre di diabete gestazionale può provocare difficoltà respiratorie al feto quindi è bene aspettare una completa maturazione polmonare del bambino. A volte è consigliato un parto cesareo, pur non essendo però l’indicazione assoluta, in quanto è necessario soprattutto per i feti con peso stimato superiore ai 4 kg e mezzo.

Per evitare rischi incombenti durante la gravidanza, a partire dalla 38° settimana la futura mamma viene seguita costantemente con monitoraggi ed ecografie, così se il diabete è tenuto bene sotto controllo, si aspetta il parto naturale. In ogni caso bisogna sempre e solo seguire i consigli ginecologici per non compromettere la situazione.