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Come funziona l’autosvezzamento

L’autosvezzamento è uno svezzamento alternativo a quello classico, dietro il quale c’è una attenta riflessione per introdurre i cibi solidi nell’alimentazione del bambino. Chi lo mette in pratica parte dal principio che il cibo non è solo nutrimento da ingerire, ma è un momento di convivialità e di socialità con tutta la famiglia e chi è a tavola. Vivere così il momento della pappa per il neonato è un esperienza molto più ricca di crescita e di scoperta dei sapori, e quindi spesso meno traumatica. Vediamo come funzione l’autosvezzamento.

Se si assaggia un omogeneizzato non c’è da meravigliarsi del perchè il bambino lo sputi via reclamando ancora il latte. Oltre ad avere un sapore orrendo poi vengono somministrati in modo alquanto bizzarro, a volte lontani dalla tavola in orari in cui gli altri non mangiano, o mentre si gioca o si guarda la tv, quasi come fosse una medicina che necessita di distrazioni per essere presa. Tutto questo spesso non piace ai piccoli che per crescere trovano molto più interessante imitare gli adulti.

Nell’autosvezzamento tutta la famiglia mangia assieme a tavola, compreso il bambino. Con questo gli si da un bel messaggio di benvenuto nel mondo dei cibi per grandi, e lui incuriosito da questo riesce meglio ad accettare di doversi staccare dal latte. In questo modo si lascia il bambino osservare e incuriosirsi verso i cibi, permettendogli di afferrarli da solo, lasciando che si lasci ispirare dai profumi e dai colori e sperimenti da se’ i nuovi sapori senza forzarlo a mangiare cibi in ordine cronologico, come prevedeva la vecchia scuola. Ovviamente tutti i cibi verso cui mostra interesse vanno attentamente sminuzzati.


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Quindi nell’autosvezzamento non c’è rigidità: lo schema attuato da anni su cosa dare prima e cosa dopo decade, in quanto sempra non avere nessuna indicazione precisa, nè tantomeno prevenire le allergie alimentari che sono determinate da altri fattori non modificabili. L’autosvezzaento comincia non prima dei sei mesi, e comunque non prima che il bambino abbia sviluppato il riflesso di estrusione (tirare fuori la lingua quando si appoggia il cucchiaino) e mostri interesse verso quello che i grandi fanno a tavola. Questo secondo gli esperti sarebbe il momento di introdurre i cibi solidi, e non prima.

Tutti i cibi messi a tavola ovviamente devo essere sani, con prodotti freschi e di origine controllata, i piatti non troppo elaborati e conditi con olio a crudo. L’autosvezzamento quindi non solo migliora l’approccio del bambino ai cibi solidi ma è anche un buon modo per spingere tutta la famiglia a mangiare sano. Anche lo chef Cracco ha svezzato i suoi figli in modo alquanto alternativo!