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Come allattare dopo un parto cesareo

Dopo aver subito un parto cesareo, un intervento chirurgico che può essere un’esperienza particolarmente pesante soprattutto se non era previsto, la neo-mamma si pone parecchie domande. Per esempio, se potrà ugualmente allattare naturalmente la propria creatura. La risposta è senza dubbio sì, ovviamente con tutte le dovute attenzioni del caso.

Il parto cesareo può rivelarsi un evento davvero stressante (sapete le 5 cose da fare per riprendersi?), tuttavia se dal punto di vista clinico mamma e bebè stanno bene sarà meglio instaurare immediatamente un contatto fisico tra i due. La sensazione di pelle contro pelle, infatti, ha il potere benefico di calmare sia il bambino che la sua mamma, consentendo quella sintonia indispensabile anche per l’allattamento.

Con un po’ di aiuto da parte del personale sanitario oppure del partner è possibile riuscire a tenere molto presto il neonato tra le braccia e, se le condizioni lo permettono, la donna può cominciare subito a cercare di incoraggiare il bimbo ad attaccarsi al suo seno. Iniziare a farlo presto, infatti,stimola la produzione di latte; rilascia ossitocina nel corpo della donna, ovvero l’ormone che fa contrarre l’utero; produce il colostro che arriva prima del vero e proprio latte ed è un toccasana per il sistema immunitario del bambino; favorisce il cosiddetto bonding, la profonda relazione tra mamma e figlio.

Ovviamente la prima volta potrà essere alquanto scomodo allattare al seno, visto che subito dopo il parto cesareo la donna è sdraiata al letto e limitata nei movimenti dalla flebo. Anche in questo caso ci vorrà l’aiuto di qualcuno che sistemi il neonato facendolo attaccare al seno in modo che abbia sempre il nasino libero per respirare e che la posizione sia comoda anche per la madre.

A volte i bimbi nati con il cesareo sono più sonnolenti per via degli anestetici somministrati alla sua mamma. Per questo motivo sarà bene incoraggiarlo ad attaccarsi anche se dorme, parlandogli e mantenendo costante il contatto pelle a pelle. In questo senso è molto utile il rooming in, ovvero sistemare il neonato in camera con la sua mamma.

Se succede che il neonato debba essere portato in un’altra stanza per cure o accertamenti, è bene che la donna usi il tiralatte per stimolare comunque la produzione sia del latte che del colostro. Inoltre se dopo il parto la donna deve prendere antibiotici e analgesici dovrà accertarsi con il medico che i farmaci prescritti siano compatibili con l’allattamento al seno visto che una pur minima quantità verrà ingerita anche dal neonato.

Anche una volta tornati a casa la donna che ha subito un parto cesareo ha bisogno di un aiuto, possibilmente dal suo partner. La posizione ideale per allattare al seno è quella sdraiata sul fianco: bisogna girarsi lentamente su un lato avendo l’accortezza di sistemare sul taglio praticato sull’addome un cuscino per proteggerlo da eventuali calci del bambino; quindi il partner sistemerà il neonato sul fianco, in direzione del seno della mamma. Anche per girarsi e passare all’altro seno è necessario un aiuto, indispensabile nei primi giorni dopo un cesareo.

Dal momento che nei primi giorno dopo il ritorno a casa la neo-mamma dovrà restare a letto, sarà bene prepararsi per avere a portata di mano cuscini, coperte, asciugamani e vestiti di ricambio per i rigurgiti in modo da non stressarsi inutilmente, soprattutto nei momenti in cui non c’è nessuno a dare una mano.

Man mano che passeranno i giorni e la donna recupererà le energie, sarà possibile trovare posizioni sempre più comode per allattare il neonato e tutto diventerà semplice.