Riprendersi dopo un parto cesareo: 5 cose da fare

Dopo un parto cesareo i tempi di recupero complessivo sono pari a quelli del parto naturale, cioè 6 settimane perché l’utero torni in sede e i tessuti siano ben cicatrizzati e il dolore svanisca del tutto. Tuttavia è meglio aspettare sei mesi o 12 se si cerca un’altra gravidanza, per non sottoporre l’utero inciso ad un ulteriore stress. Ma se si parla dei giorni immediatamente successivi effettivamente l’immediata ripresa è piuttosto difficile per chi ha subito il taglio, a causa dell’immobilità, dello stress fisico e della situazione ormonale. Vediamo cosa fare per riprendersi al meglio.

Riposare
Chi l’ha detto che per essere delle buone madri dovete saltellare di gioia dopo il cesareo? Siete state digiune a lungo, avete avuto un intervento e un’anestesia, perduto sangue, è ovvio che la prima cosa di cui avete bisogno adesso è di recuperare le forze e realizzare quello che è successo. Riposare è un vostro sacrosanto diritto e bisogno naturale, quindi approfittate mentre fanno i controlli al bambino per farlo. Niente visite, niente domande a raffica, scegliete solo una persona discreta accanto a voi che vi sappia stare accanto in silenzio e con amore, capendo i vostri bisogni e alleggerendovi il carico dei primi giorni.

Chiedere aiuto
Avere una persona fissa accanto a voi è una buona cosa se la clinica ve lo permette. Qualcuno che vi metta il bambino accanto, che vi aiuti a cambiare posizione nel letto, o che semplicemente vi lasci riposare occupandosi di lui. Per l’allattamento e il dolore, invece, non aspettate ma chiedete l’aiuto dell’ostetrica.

Allattare
Anche se vi sembra doloroso siate certe che vi fa bene. L’ossitocina prodotta dalla suzione del neonato accelera la guarigione dell’utero e migliora il tono dell’umore e l’attaccamento al neonato evitando i problemi di depressione post parto.

Muoversi
Anche questa è un azione che vi farà male, ma fa bene. Il giorno dopo potrete alzarvi e anche se faticherete un po’ sappiate che più vi muoverete, più stimolerete la circolazione e più velocemente smaltirete l’anestesia.

Non fare paragoni
Mentre cercate faticosamente di riconquistare la vostra motilità, passeggiando per i corridoi potrebbe capitarvi di incrociare le altre puerpere che hanno partorito naturalmente. A occhio e croce confrontandovi con loro vi sembrerà di essere state investite da un camion. Non fate questi pensieri, concentratevi sul fatto che voi e il bambino state bene e non si potrebbe chiedere di meglio. Ma se proprio il pensiero vi viene, immaginate quello che ha subito quella povera donna per 12 ore di travaglio e parto. Se poi l’avete vissuto in prima persona un parto naturale ancor meglio saprete che ci sono i pro e i contro dell’uno e dell’altro.