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I bambini che seguono una corretta alimentazione sono più felici

Bambini sani sono bambini felici

L’alimentazione è senza dubbio uno dei fattori determinanti per il nostro organismo, più seguiamo un regime alimentare corretto e più facilitiamo il nostro corpo a mantenere un buon stato di salute sia fisico che mentale. Una buona alimentazione è alla base di tutto, un buon apporto energetico ci permette di affrontare le giornate nel migliore dei modi e favorisce un benessere psico-fisico. Questo rapporto tra cibo e salute-stabilità, è valido per ogni fascia d’età, anche per i più piccoli.

Studio dell’università di Goteborg

L’università di Goteborg è una delle università più popolari del Nord Europa, una delle più gettonate della Svezia. Un’istituzione dinamica, in quanto ha contatti internazionali esteri e numerosi centri di ricerca.

Tra le varie ricerche, è stato fatto uno studio, pubblicato sulla rivista BMC Public Health, constatando che nei bambini c’è un legame tra alimentazione sana e benessere psicologico.

Lo studio, coordinato dalla dottoressa Louise Arvidsson, è stato fatto, lavorando su settemila bambini, dai 2 ai 9 anni, di otto paesi europei (Belgio, Cipro, Estonia, Germania, Ungheria, Italia, Spagna e Svezia) e interpellando i genitori facendo domande sul tipo di alimentazione seguito dai loro figli e i loro comportamenti nella società.

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Hanno usato un sistema che dava punteggio a seconda del tipo di alimentazione, più punti se rispecchiava una dieta sana con un consumo limitato di zuccheri, ridotto di grassi, e mangiando frutta e verdura.

I risultati dello studio ha affermato che chi seguiva un regime alimentare di questo tipo, due anni dopo, aveva di conseguenza una maggiore autostima e meno problemi emotivi con migliori relazioni con gli altri bambini e propri coetanei.

In più il valore aggiuntivo è stato notare un notevole miglioramento con l’assunzione del pesce due o tre volte a settimana e l’uso della farina integrale al posto della farina bianca. anguria

Considerazioni sullo studio

I dati raccolti sono risultati soddisfacenti e di certo il campo di ricerca non si ferma qui, infatti la dottoressa Louise Arvidsson ha intenzione di continuare il sondaggio ed estendere la ricerca per approfondire altri studi che includano bambini con situazioni particolari, diagnosi di depressione, ansia e altri problemi comportamentali.


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È indubbio che l’attenzione per il mondo dell’alimentazione sia cresciuta negli ultimi anni, ed è utile che da qui si possa partire per ulteriori studi che possano solo giovare la comprensione dei comportamenti sociali, ed in particolare, come in questo caso, il mondo dell’infanzia sotto varie sfaccettature e da vari punti di vista.