Assegno maternità per disoccupate: come avere 300 euro al mese

Assegno maternità per disoccupate

Negli ultimi anni il Governo ha pensato ad aiutare le famiglie con minori in difficoltà così come le donne e mamme disoccupate. Parlando di agevolazioni per le mamme, l’Inps eroga un assegno maternità per disoccupate che corrisponde a 5 mensilità ed è pari a 1694 euro.

L’assegno di maternità spetta:

Inps maternità

Chi paga la maternità? L’ente designato è l’Inps che eroga tra le tante cose un assegno di maternità per disoccupate. Questo viene chiamato assegno di maternità dello Stato, e si tratta di una prestazione previdenziale totalmente a carico dello Stato, erogato dall’Inps.

L’assegno di maternità dello Stato può essere richiesto:

Domandine Inps: Le domande per richiedere l’assegno di maternità per lavori atipici e discontinui possono essere presentati entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’adozione e affidamento.

Assegni familiari: a sostegno della famiglia, l’Inps eroga gli degli assegni per il nucleo familiare. Questi sono concessi alle famiglie il cui reddito è entro certi limiti e derivi da lavoro dipendente. Hanno preso il via il 1° luglio e saranno validi fino al prossimo 30 giugno 2018. Sul sito dell’Inps sono presenti le tabelle Assegni familiari 2017 e i requisiti per poter beneficiare di questo aiuto economico.

Assegno di disoccupazione a chi spetta? L’indennità di disoccupazione, Naspi è un assegno erogato ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il proprio lavoro.

Disoccupazione quanto dura? L’indennità non può essere percepita per più di 2 anni.

Assegno 1500 euro nascita figlio: è un bonus messo a disposizione alle famiglie di importo pari a 1500 euro per la nascita di un figlio. L’importo può anche arrivare ad un massimo di 1700. Questo assegno è una dei tanti aiuti economici per inoccupati.

Bonus Inps per disoccupati: si tratta di una serie di aiuti economici rivolti a nuclei familiari che versano in condizioni di disagio per mancanza di un lavoro.Tra questi citiamo l’Assegno di Povertà, un contributo economico fino a 500 euro mensili per le famiglie dai 5 componenti in su.

Assegno maternità

L’assegno di maternità è un contributo che l’Ente locale ovvero il Comune di residenza rilascia alle donne disoccupate e casalinghe.

Maternità per disoccupate: Questo assegno è rivolto alle donne e mamme che lavorano e che non possono usufruire di almeno 3 mesi di contributi versati nell’ultimo anno e mezzo. L’importo dell’assegno sarà pari a 338,69 euro. Spetta per un massimo di 5 mesi, per un totale di 1.694,95 euro annuo qualora il reddito ISEE non sia superiore ai 16.955,95 euro.

Maternità e disoccupazione: Alle donne lavoratrici che dall’inizio del periodo di congedo risultano sospese o assenti dal lavoro senza percepire retribuzione o disoccupate, è riconosciuta l’indennità di maternità giornaliera. Requisito essenziale è che all’inizio della disoccupazione, sospensione o assenza e l’inizio del periodo di congedo non siano decorsi più di 60 giorni. Il tema della maternità in disoccupazione è molto caro al nostro governo italiano.

Bonus primo figlio: Questo bonus è rivolto a tutte le famiglie con un figlio nato tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017. Il bonus ammonta a 80 euro mensili per le famiglie che hanno un Isee di massimo 25.000 euro. Nel caso in cui l’Isee sia di massimo 7.000 euro il sussidio raddoppia e si percepiranno 160 euro. Assegno nascita figlio: gli assegni primo figlio vengono erogati per un massimo di 3 anni.

Indennità di maternità

Indennità di maternità Inps: è un trattamento economico sostitutivo del reddito temporaneamente perduto e spetta alle lavoratrici dipendenti. Nello specifico possono richiedere l’indennità di maternità:

Inoltre, destinatarie sono anche le lavoratrici sospese, assenti dal lavoro, disoccupate, impiegate in lavori socialmente utili, lavoratrici precarie del settore pubblico.

Si può richiedere quando:

Bonus neo mamma: Il bonus Mamme domani è un contributo di importo pari a 800 euro di premio nascite. Questo è rivolto alle mamme che partoriscono a partire dal 1 gennaio 2017 e a tutte le donne a partire dall’ottavo mese di gravidanza.

Rizzo Manuela


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