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Come funziona il parto cesareo programmato

Secondo i più recenti dati statistici cresce il numero di donne che decidono di partorire scegliendo il cesareo anche se non ci sarebbero le condizioni per sottoporsi a quello che è un vero e proprio intervento chirurgico (vediamo anche Parto cesareo a richiesta: cause e conseguenze). Sarà soprattutto per evitare lo stress e il dolore tipici di un parto naturale (quali sono le tre fasi?), e così sempre più future mamme si rivolgono a quelle strutture dove è possibile scegliere il tipo di parto e organizzano quasi ‘a tavolino’ un cesareo programmato.

Al di là delle scelta autonoma da parte della donna, sono oramai noti i casi in cui è lo stesso ginecologo a consigliare un cesareo, sostanzialmente quando quello naturale potrebbe essere pericoloso per mamma e neonato.

Per esempio se il bimbo è podalico, se si tratta di una gravidanza gemellare, se il nascituro appare troppo grande rispetto alle dimensioni del bacino della mamma, viceversa se è troppo piccolo rispetto all’età gestionale, se la donna ha già avuto altri cesarei o interventi importanti sull’utero.

Con il cesareo programmato si può, quindi, scegliere con anticipo, ovviamente d’accordo con il proprio dottore, la data in cui nascerà il bambino, senza che la donna debba aspettare i fatidici dolori che preannunciano il parto naturale. Nel giorno stabilito andrà nella struttura scelta e di lì a qualche ora il bebè verrà alla luce.

Nel caso di un cesareo programmato la data viene scelta all’incirca un paio di settimane prima che scada il termine naturale della gravidanza, intorno alla 37esima o 38esima settimana di gestazione per evitare il rischio di un parto naturale. Il giorno prima la donna viene ricoverata in modo da potersi sottoporre alle ultime analisi di routine e all’elettrocardiogramma; importante il colloquio con l’anestesista per scegliere il tipo di anestesia migliore. Il giorno dopo, dunque, si va in sala operatoria per l’intervento che dovrebbe durare non più di 45 minuti.

Probabilmente sono soprattutto due i vantaggi di un cesareo programmato: la riduzione dell’ansia rispetto al parto naturale che arriva da un momento all’altro, e la possibilità di organizzarsi al meglio con eventuali impegni di lavoro. Ovviamente possono esserci i rischi normali di un intervento chirurgico, comunque oggi ridotti al minimo, e una più lunga convalescenza dopo essere usciti dall’ospedale.

Quando il cesareo programmato non è necessario? Per esempio in presenza di patologie come miopia, ernia al disco oppure emorroidi.