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5 rimedi contro i piedi gonfi dopo il parto

Molte donne dopo il parto presentano edemi diffusi agli altri inferiori. Questo segno è piuttosto normale se si considerano tutti i cambiamenti del corpo nel corso della gravidanza. Il volume ematico raddoppia, il progesterone in circolo dilata i vasi e il peso dell’utero schiaccia le vene della pelvi che sono deputate al ritorno venoso delle gambe. Tutto questo determina un aumento della stasi venosa e una conseguente ritenzione di liquidi, che peggiora via via che l’utero aumenta di peso e persiste dopo il parto, fin quando il corpo non avrà espulso tutti i liquidi in eccesso accumulati per nove mesi.

Il fumo, la carenza di attività fisica, una scarsa idratazione, l’aumento di peso eccessivo e un’alimentazione ricca di sodio sono fattori che tendono a peggiore questa condizione, e sono quindi da evitare sia per prevenirla che per curarla. In particolare, dopo il parto i rimedi più validi sono:

  • Camminate scalze nell’acqua fredda del mare
  • Questo è di grande aiuto contro la ritenzione idrica, grazie alla stimolazione della circolazione, all’attivazione della pompa plantare e al sale marino che richiama fuori i liquidi con un effetto drenante.

  • Fate un pediluvio con acqua fredda e sale
  • In assenza del mare potete sempre praticare un pediluvio a casa tutte le sere dopo una bella camminata all’aperto con il vostro bambino.

  • Dormite sollevando i piedi

  • E’ risaputo che la posizione ortostatica non è l’ideale, quindi per favorire il ritorno venoso cercate con dei cuscini di tenere sempre le gambe più alte del cuore quando state sdraiate.

  • Indossate le calze elastocompressive
  • Questo consiglio diventa una vera e propria prescrizione se si hanno già alla base dei rischi per la trombosi venosa.

  • Fate un po’di esercizio
  • Se sono passate sei settimane potete fare un vero e proprio corso di ginnastica post-parto. Ma prima ancora potete fare dei semplici esercizi come ruotare le caviglie, flette ed estendere il piede e montare sulla punta dei piedi per 10 volte al giorno tutti i giorni.

    Se invece non si è mai sofferto di questo problema durante la gravidanza e ci si ritrova solo dopo il parto ad avere piedi gonfi come canotti, potrebbe trattarsi di un effetto collaterale all’anestesia epidurale o spinale, che sparirà comunque a distanza di pochi giorni.

    In presenza di edema in ogni caso c’è sempre da controllare altri sintomi, come il mal di testa e l’ipertensione. Questo per escludere una preeclampsia, cioè una ipertensione associata ad un danno renale ed epatico, tipica della gravidanza, ma che in alcune forme rare e molto aggressive può insorgere dopo il parto.

    Un’altra possibile causa da escludere è un blocco vescicale, associato solitamente all’incapacità di urinare, o una trombosi venosa, dove saranno presenti solitamente anche varici alle vene con edemi brunastri e dolorosi al tatto.

    Queste complicanze vengono effettuate di prassi in ospedale durante i controlli post-parto, quindi in quei giorni una volta segnalato il problema al personale medico e paramedico non avete di che temere. Una volta tornate a casa invece se notate uno dei sintomi sopra descritti o il gonfiore dovesse persistere oltre 7 giorni è bene consultare nuovamente il vostro ginecologo.