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Come si fa a riconoscere una gravidanza a rischio?

Quando una donna scopre di aspettare un bambino, ovviamente non può sapere come sarà la sua gravidanza, se tutto andrà liscio fino alla fine oppure se qualcosa non andrà per il verso giusto. Purtroppo c’è sempre il pericolo in agguato di una gravidanza cosiddetta ‘a rischio’ che prevede, nel migliore dei casi, riposo assoluto e cure mediche. Una gravidanza del genere può essere determinata sia da fattori che sono presenti già prima della gravidanza sia per ragioni che insorgono successivamente, Purtroppo non è possibile prevenirla, ma si può riconoscere per intervenire in tempo.

I campanelli d’allarme più comuni di una gravidanza a rischio sono delle improvvise perdite di sangue più o meno abbondanti che possono presentarsi da sole oppure accompagnate da dolori al basso ventre e nella zona renale(informiamoci sui dolori pelvici e quando diventano allarmanti), esattamente come se da un momento all’altro dovesse arrivare il ciclo. Viceversa, possono presentarsi dei dolori insistenti ma senza sanguinamento. Tutto ciò può verificarsi soprattutto nel primo trimestre e accade nel 14/21% delle gravidanze.

Nel momento in cui ci si trova in questa situazione, è consigliabile rivolgersi al proprio ginecologo o, in sua assenza, al pronto soccorso dell’ospedale dal momento che solo un consulto medico potrà confermare i nostri timori oppure tranquillizzarci. Infatti le cause del sanguinamento e dei dolori possono essere numerose, dunque non dobbiamo pensare soltanto al peggio.

Se effettivamente ci troviamo di fronte a una minaccia d’aborto sarà sempre il medico a consigliarci il modo migliore d’intervenire. Per esempio assumendo dei farmaci come il progesterone che permette all’utero di rilassarsi in modo da favorire un impianto corretto. Vengono impiegati anche gli antispastici o i decontratturanti che bloccano le contrazioni uterine. Tutto questo sempre dietro rigorosa prescrizione medica con una posologia e durata valutata caso per caso dal medico.

Altro rimedio consiste nell’evitare di fare sforzi, portare pesi, praticare sport in maniera intensiva ed evitare i rapporti sessuali. In alcuni casi il medico potrebbe prescrivere qualche giorno di ricovero per controllare che tutto vada bene.

Se la gravidanza a rischio si palesa nel secondo trimestre ed è provocata da un’incontinenza cervicale, il ginecologo può prescrivere di sottoporsi a un cerchiaggio cervicale.

Tra le cause più frequenti di una gravidanza a rischio ci sono alcune condizioni fisiche della futura mamma come l’età (inferiore a 17 anni e maggiore dei 35), più gravidanze alle spalle o prima gravidanza in età avanzata (i rischi di diventare madre troppo tardi), aborti, parti prematuri, malformazioni dell’utero, infezioni alle vie urinarie, malattie ereditarie, autoimmuni o infettive, obesità (rischi e consigli), diabete, cardiopatia, ipertensione, deficit nella nutrizione.