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11 frasi da non dire ad una madre che cresce da sola i figli

Ci sono mamme che si ritrovano a mandar avanti la famiglia da sole e questo può avvenire per le donne single o anche per quelle che abitano con il compagno in una città non propria e sono perciò definite fuori sede. Si tratta comunque di due categorie di genitrici molto suscettibili che nascondono le proprie stanchezze quotidiane mostrando il lato più forte di se stesse, unicamente per i propri figli.

A queste mamme speciali è meglio non far pesare mai la situazione che vivono e soprattutto bisogna evitare di pronunciare parole non consoni, capaci di urtare la donna in sé oltre che alla genitrice stessa. Ecco quindi 11 frasi da non dire ad una madre che cresce da sola i suoi figli sia che sia single o senza aiuti familiari:

  1. Non ti assomiglia proprio, forse ha preso dal papà: questa domanda irrita sopratutto le donne che non hanno avuto un partner pronto a fare da padre al figliolo in questione. Perciò se non si vede una somiglianza materna, è meglio non sottolinearlo.
  2. Ma come vi mantenete?: quesito posto prettamente a chi è separata, e che scoccia soprattutto se non si ha il mantenimento del compagno per il sostentamento della prole.
  3. I maschietti hanno bisogno di un padre come figura di riferimento: è un’affermazione affrettata da parte di persone estranee al motivo per cui la donna e il suo bambino sono state abbandonati, e sicuramente fa capire la superficialità nel commentare senza sapere i veri perché della vita degli altri.
  4. I miei genitori mi tengono il bambino tutti i giorni, ma poi si rifiutano la sera di fare i nonni, sono disponibili solo part-time: questa frase per una donna che ha la famiglia lontano, e che quindi non può contare sull’aiuto di zii, sorelle, cugini ecc. certamente può soltanto innervosire perché costretta a far la madre 24 ore su 24 senza contare su nessun aiuto parentale neanche la mattina, figuriamoci la sera.
  5. Anche io sto come te, i miei genitori abitano in un altro quartiere e poi lavorano ancora: evidentemente le persone che dicono questo non si rendono conto cosa significhi avere parenti a ore di macchina o di aereo, e si ritengono sofferenti del fatto che i nonni non siano a portata di mano, per i propri figli, ma magari in un’altra zona della città, pur sempre raggiungibile in breve tempo. Poi il fatto che non siano ancora pensionati viene detto quasi a sottolineare una non presenza pari all’interlocutrice sola in tutto e per tutto.
  6. Organizziamoci per uscire solo noi mamme: come se si ignorasse che l’amica in questione deve pagare una baby sitter per permettersi una serata completamente libera.
  7. Non lo segui proprio: è l’offesa peggiore, perché una mamma sola, cerca di far conciliare lavoro, figlio e altri impegni pur non avendo il dono dello “sdoppiaggio” e sentirsi dire che il bambino va aiutato ancor di più la fa cadere in una forte demoralizzazione.
  8. A quando un fratellino o una sorellina da dare al piccolo?: se si pensa quanto sia difficile oggi crescere già un solo figlio, fare ripetutamente questa domanda prima o poi può scocciare.
  9. Ma perché non tornate nella vostra città, così il pargolo riesce a stare anche coi nonni?: questa domanda poco pertinente e dettata dalla voglia di farsi gli affari degli altri da parte di persone curiose, è destinata a quelle madri single o a coppie di genitori lontane dalle proprie famiglie di origine.
  10. Ma ti ammali sempre quando si ammala tuo figlio?: se la casa diventa un lazzaretto a causa della malattia del bambino e a curarlo c’è solo la mamma, è inevitabile che poi dopo si ammali anche lei; anzi è matematico, non potendo uscire per prendere aria, ma costretta a badare al suo piccino per tutta la degenza.
  11. A casa mia cucina mia madre per tutti, così io posso andare in giro con mio marito: pavoneggiarsi di avere una cuoca, oltre che una nonna-baby sitter per i figlioli, crea nell’interlocutrice in questione un senso di invidia e rabbia enormi.