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Zumba in gravidanza: fa male al bambino?

Zumba in gravidanza

Lo zumba è una disciplina dinamica che sta spopolando nelle palestre. Consiste nel ballare ed i passi sono un misto di aerobica e danza latino americano. È davvero divertente si, ma in gravidanza si può fare zumba? In realtà, la zumba ha alcune controindicazioni in gravidanza. Essendo un’attività fisica che richiede un grosso dispendio di energie, potrebbe non essere indicata in questo periodo di attesa. Il ritmo travolgente dello zumba porta la frequenza cardiaca ad innalzarsi bruscamente e questo può essere deleterio in gravidanza. Lo zumba è divertente ma molto faticoso e gli sforzi in gravidanza, come sappiamo, possono compromettere la salute del feto. Allora perchè esporsi a questo rischio?

Sport in gravidanza

Sport da fare in gravidanza. L’esercizio fisico in gravidanza può comprendere attività più leggere rispetto allo zumba ma comunque efficaci. Camminare, pedalare la cyclette o nuotare. Se si frequenta la palestra, si possono eseguire invece esercizi fisici mirati a raggiungere ugualmente la forma fisica in gravidanza. Anche discipline come lo yoga o il pilates sono particolarmente indicate durante la gravidanza perchè oltre che a rafforzare la muscolatura del corpo, favoriscono il rilassamento e la respirazione.

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Gravidanza e sport. In gravidanza lo sport è concesso a patto che non vi siano problematiche di salute che non renderebbero possibile le diverse forme di allenamento di cui sopra. Lo zumba, come detto all’inizio ma anche lo step in gravidanza, non sono tra le attività particolarmente indicate. Alcune palestre organizzano anche corsi di zumba specifici per far ballare le donne in gravidanza dove il ritmo dei passi è più controllato.

Tuttavia l’istruttore di zumba porta avanti tutto il gruppo attraverso la coreografia e non si ha così il modo di essere seguite nei movimenti. I saltelli ma anche dei bruschi gesti se compiuti in malo modo possono essere un rischio. Per questo è bene optare per un allenamento a bassa intensità che contribuisca al benessere proprio e a quello del bambino.