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Wifi e cellulari in gravidanza aumentano il rischio di aborto spontaneo

Wifi e cellulari aumentano il rischio di aborto: lo studio

Abbiamo in precedenza illustrato tutti i possibili pericoli dovuti all’uso spropositato di cellulare e smartphone da parte di donne in gravidanza e bambini estremamente piccoli. Ora, un nuovo importante studio condotto in America ha evidenziato come la rete Wifi e l’utilizzo di telefonini può aumentare il rischio di aborto in una donna incinta. Vediamo il perché.

Il motivo

Nuove importanti ricerche sembrano suggerire che l’uso di telefoni cellulari ed i segnali WiFi possono aumentare il rischio di aborto nelle donne in gravidanza di quasi il 50%. Una percentuale altissima, causata dalla radiazione del campo magnetico (MF) emessa dalle linee elettriche e dalle torri cellulari.

In particolare, secondo la ricerca, le donne esposte ai più alti livelli di radiazioni MF hanno il 48% in più di probabilità di perdere il loro bambino rispetto alle quelle esposte alle quantità più basse. A dirlo, uno studio condotto negli Stati Uniti.

Lo studio

La ricerca ha preso in considerazione 913 donne incinte in varie fasi della loro gravidanza. Tutte portavano con sé un misuratore speciale che descriveva la loro esposizione alle radiazioni MF per 24 ore nel corso di una giornata tipo. I risultati hanno rivelato che le future mamme con la più alta esposizione alle radiazioni MF hanno un rischio maggiore del 48% di abortire rispetto a quelle con l’esposizione più bassa.

Parola agli esperti

Lo studio è stato piuttosto conclamato in ambito scientifico, e segna un nuovo passo avanti per quanto riguarda la pericolosità e la prevenzione dagli apparecchi elettronici, specialmente durante la gravidanza.

De Kun Li, dottore specializzato ed autore principale dello studio, ha ammesso entusiasta che questa ricerca “fornisce le tesi giuste volte a provare che nella popolazione umana le radiazioni non ionizzanti del campo magnetico potrebbero avere effetti biologici negativi sulla salute umana.

L’esperto, inoltre, si è anche augurato che le conclusioni di questo studio possano stimolare altre ricerche supplementari sui potenziali rischi ambientali per la salute umana, inclusa soprattutto la salute delle donne in gravidanza.

La curiosa ricerca norvegese

Eppure, c’è uno studio condotto in Norvegia secondo il quale l’utilizzo del cellulare in gravidanza non farebbe male al bambino. La ricerca, pubblicato da BMC Public Health online, ha evidenziato l’inesistenza di un nesso tra utilizzo di smartphone in stato interessante e possibili problemi neurologici del feto, anzi: i figli di madri che durante la gravidanza hanno utilizzato spesso dispositivi elettronici, avrebbero goduto di buona salute.