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Vuole stare solo con la mamma? Ecco cosa fare

Un neonato sa bene come riconoscere la mamma fin dalla nascita. Il suo odore, la sua voce impara a distinguerli fin dall’utero. Tuttavia, fintanto che è piccino qualunque abbraccio, che sia della mamma del papà o di un estraneo, riesce più o meno a consolarlo. Verso gli 8 mesi invece accade che non solo il bambino riconosce la mamma ma reagisce a chi non lo è. Si chiama “reazione all’estraneo” ed è un fenomeno assolutamente normale ma talvolta raggiunge dei livelli difficili da gestire.

A questa età infatti pare che il piccolo prediliga stare con la mamma piuttosto che con altri, specie per mangiare, dormire ed essere cambiato. Chiunque non sia la mamma e voglia sostituirsi a lei in queste mansioni dovrà conquistarsi la sua fiducia. Alcuni bambini ci mettono pochi minuti a concederla, altri non vogliono saperne. Alcuni bambini vogliono stare solo con la mamma e piangono se la mamma si allontana, talvolta anche solo dalla camera. Vogliono dormire in braccio e solo nelle braccia della mamma si rasserenano e si addormentano.

In questi casi, molto più frequenti di quanto si creda, la mamma è fortemente provata dal non avere più un attimo per se stessa ed è costretta a rinunciare a tutto, anche al lavoro talvolta, oppure a lasciare il bambino in uno straziante pianto all’asilo o a d altre persone. Come gestire questa situazione?

Quando il caso è a questi limiti estremi si tratta di un attaccamento insicuro. L’attaccamento è il legame che il bambino instaura con la mamma fin dalla nascita. Questo legame a seconda della relazione che viene a crearsi può essere sicuro, insicuro o disorganizzato. L’attaccamento è il risultato della somma degli attimi vissuti insieme tra mamma e bambino, degli abbracci dati o non dati e delle parole dette o non dette. I bambini fin dall’utero sono in simbiosi con la mamma. A loro arriva il vostro umore, le vostre preoccupazioni, l’amore con cui vi occupate di loro, la vostra fatica, l’ansia la depressione.

Questo vi permetterà di capire che se ad esempio siete delle mamme ansiose e non vi va di lasciare il bambino da solo, lui percepirà quest’ansia e la farà sua, vivendo ogni distacco in maniera non serena. A rendere insicuro l’attaccamento ci sono cambiamenti bruschi avvenuti o “nell’aria”, cioè in procinto di avvenire, come un trasloco, la sospensione improvvisa dell’allattamento, il vostro rientro a lavoro. Tutte queste cose vengono avvertite e destabilizzano il bambino rendendolo insicuro.

Dunque, la prima cosa da fare per invertire questa situazione sarà interrogarsi su come state voi innanzitutto, quando siete senza il vostro bambino, che momento state vivendo, come vi sentite nel lasciarlo da solo. Una volta che avrete trovato il vostro equilibrio da sole e la giusta serenità e fiducia da trasmettere al piccolo allora potrete passare all’azione. Cercate di rendere il tutto molto morbido e graduale, cominciando a piccoli passi specie se dovete a breve rientrare a lavoro. Lasciate che il bambino vada in braccio o giochi con altre persone, ma restate con lui e partecipate. Quando vedete che comincia a sciogliersi smettete di partecipare al gioco e restate solo lì a guardarlo giocare con il papà o con un altro.

Se il bambino si diverte ed è rilassato non si girerà più a cercarvi di continuo. A quel punto potete pensare di allontanarvi dalla stanza per qualche minuto per poi tornare e annunciare la vostra presenza. Sostate ancora un po’ con lui, poi riprendete altri 5 minuti di libertà in un altra stanza. Continuate così anche nei giorni a seguire allungando un pochino i tempi sempre in termini di minuti. Quando vi sentirete entrambi pronti a lasciarlo con qualcuno, non scappate via di casa ma salutate il bambino serenamente e ritornate dopo poco. Questo lo aiuterà a capire che i distacchi sono solo momentanei.

Gli errori da non fare sono quelli esagerare con i distacchi senza gradualità, sparire senza salutarlo, lasciarlo in lacrime. Tutto questo lo renderà frustrato e insicuro e peggiorerà l’attaccamento. Seguite questi semplici passaggi e vedrete che il bambino si tranquillizzerà.