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Vomitatori felici e Vomito dello scolaro: meccanismi di difesa psicologica dei bambini

Ci sono dei bimbi particolarmente vezzi al vomito, bambini che se strattonati, rimproverati o addirittura presi da ilarità, riescono a dare di stomaco … Ciò diviene un vero incubo per i genitori che dopo essersi assicurati, con visite mediche specifiche, dell’ottima salute che per fortuna godono i propri figli, si rassegnano alla dura realtà e si rimboccano le maniche per pulire pavimenti e mandare lavatrici.

I bambini, si sa, specie i più piccoli riescono facilmente ad espellere i succhi gastrici, ma bisogna fare un distinguo fra rigurgito e vomito:

  • Nel primo caso si tratta di una fuoriuscita passiva, non forzata, senza nausea, del contenuto gastrico dalla bocca, e avviene soprattutto nei neonati
  • Nel secondo, invece, si parla di un’emissione forzata e sgradevole del contenuto gastrico dalla bocca e a volte anche dal naso. Esso può quindi avvenire per svariate circostanze

In realtà, il bambino, a volte, affronta i problemi usando come arma, questa fuoriuscita gastrica trasformandola in meccanismo di difesa nei confronti di un rimprovero. Un bambino inappetente se forzato a mangiare, riesce a farsi scudo del cucchiaino propostogli dal genitore cacciando quei pochi bocconi che é riuscito ad ingerire. Oppure una risata provocata da un solletico o una corsa fermata contro la volontà del bambino viene vista come divieto e perciò ecco servito il conato … In questi casi i soggetti vengono definiti “VOMITATORI FELICI” in quanto subito dopo lo sfogo incontrollabile riprendono a fare ciò che stavano facendo serenamente.

Ci sono madri che raccontano di avere figli piccoli che per un rimprovero dopo aver pianto, decidono di proposito di mettersi le dita in gola e di vomitare. Ovviamente essendo bambini non si può parlare di disturbi dell’alimentazione, ma di capricci molto ma molto particolari e questo perché , anche se piccoli sono molto intelligenti e furbi, e sanno quanto ciò innervosisca il genitore che gli ha appena rimproverati.

Esiste però anche ciò che la letteratura pediatrica spesso descrive come il “VOMITO DELLO SCOLARO”, ossia quel fenomeno che avviene al giovane che frequenta la scuola ogni mattina prima di mettersi sui banchi, a prescindere dal fatto che ci sia o meno una verifica, e che scompare con il fine settimana e con le ferie scolastiche. Ciò ci fa comprendere come la psiche possa essere più forte di ogni cosa, come il solo pensiero di fare qualcosa di riluttante per un bambino possa provocare il vomito come segno di assoluta disapprovazione emotiva.

Il genitore ovviamente non dovrebbe assecondare ogni capriccio o desiderio del figlio, ma deve riuscire a far capire come questo sia un meccanismo sbagliato e controproducente, ovviamente se questo comportamento appartiene ad un bimbo di età prescolare è molto difficile perciò l’unico consiglio è quello di evitare situazioni favorevoli al bambino distraendolo con altro, e poi ,soprattutto, avere tanta speranza e pazienza.