La Vitamina D in gravidanza previene l’asma durante l’infanzia: il nuovo studio
La formazione del sistema immunitario durante lo sviluppo fetale può influenzare i fattori di rischio correlati all’asma. Inoltre, recenti studi attestano che esso influenzerà gli esiti della vita adulta. La vitamina D è un insieme di ormoni liposolubili molto conosciuto. La carenza di Vitamina D 3 durante la gravidanza può influenzare lo sviluppo di alcune malattie nei figli.
Sulla base di questo, un gruppo di studiosi ha deciso di approfondire l’argomento. Una ricerca pubblicata sul The Journal of Allergy and Clinical Immunology ha trattato la tematica. Lo studio ha dato prova che un’ integrazione maggiore di vitamina D3 in gravidanza può difendere il bambino durante l’infanzia dalla manifestazione di patologie come l’asma. Il medesimo supplemento della vitamina può proteggere in generale dalle infezioni respiratorie.
Gli studiosi hanno cercato di esaminare l’effetto dell’ assunzione materna di 4400 UI/d di vitamina D3 durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. L’effetto preso in considerazione riguardava l’immunità neonatale. La valutazione è stata condotta utilizzando un sottoinsieme di campioni di sangue del cordone ombelicale.
In poche parole, sono stati organizzati due grandi gruppi: uno assumeva la vitamina D, mentre nell’altro le donne assumevano un placebo senza alcun effetto. Entrambi i gruppi della popolazione non erano a conoscenza del trattamento specifico offerto loro.
Il supplemento per le madri con 4400 UI di vitamina D3 ha determinato una maggiore reazione della citochina pro-infiammatoria . A ciò si associava una maggiore produzione di altre sostanze, come le interleuchine.
Dai vari studi e dalla comparazione dei diversi risultati sono stati incredibili i risultati ottenuti. L’esposizione della vitamina D durante lo sviluppo fetale influenza il sistema immunitario del neonato. Infatti ciò può contribuire alla protezione dagli aspetti legati all’asma, compresi quelli infettivi, nella vita precoce.
Naturalmente, si tratta di uno studio pubblicato recentemente e che necessita degli opportuni approfondimenti. Un giorno, in modo molto probabile, potrebbero esserci ulteriori raccomandazioni circa l’assunzione di vitamina D in gravidanza, diversamente da quelle oggi esistenti.