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Vestire troppo il neonato fa male: come regolarsi

Ogni mamma, indipendentemente dal periodo dell’anno in cui partorisce, si sarà trovata difronte a un comune quesito: “Come vesto il mio bambino?”. Prima di tutto bisogna essere al corrente del fatto che i neonati, nei primi giorni di vita, non possono usufruire dell’azione termoregolatrice delle ghiandole sudoripare presenti su tutta la superficie del corpo e che quindi se sentono caldo non sudano per espellere il calore in eccesso, ma semplicemente diventano rossi, si innervosiscono e piangono.

Questi sono i segni che possono far capire lo stato di disagio del neonato, ed è importante esserne a conoscenza, perché corrispondono al suo modo di comunicarlo. Inoltre, la mamma può controllare la temperatura non toccando le manine e i piedini del neonato (che hanno una temperatura più bassa rispetto al resto del corpo) ma l’addome, il quale riflette la reale temperatura corporea.

Perciò bisogna abbandonare la concezione, che soprattutto le mamme italiane hanno, secondo cui essendo piccolo il bambino sia più suscettibile al freddo rispetto agli adulti, tendendo così a vestire eccessivamente il bambino. Inoltre, anche in seguito, quando il bambino sarà più grande, risentirà lo stesso dell’abbigliamento troppo pesante, perché sudando rischierà di ammalarsi in seguito agli sbalzi di temperatura.


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Ci sono dei piccoli accorgimenti che permettono alle mamme di essere tranquille riguardo il modo più giusto di vestire il proprio bambino. Innanzitutto conviene sempre utilizzare un body di cotone direttamente a contatto con la pelle del neonato, per non irritarla, scarpette e capellini sono superflui a meno che non abbiano una loro utilità pratica (le scarpette solo quando sarà in grado di camminare e il cappellino in caso di freddo o per proteggerlo dal sole).

Da non sottovalutare la temperatura della stanza dove dorme il bambino, la quale non deve essere troppo alta e l’umidità non deve superare il 60-65%, perché i neonati non sono dotati del “termostato naturale” che permette al nostro cervello di mantenere una temperatura corporea costante intorno ai 36°C.

È importante che i vestiti siano lavati con un detersivo normale, che rispetti il pH della pelle, deve essere data maggiore importanza, piuttosto al risciacquo degli stessi. Il tutto sta, per la mamma, nell’acquisire dimestichezza nel prendersi cura del proprio bambino, non lasciandosi sopraffare dal parere altrui ma facendosi guidare dal proprio istinto materno e soprattutto dal buonsenso, nulla di più naturale.