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Vestaglia e camicia da notte per parto: 5 consigli per sceglierle

Se è vero che ogni occasione importante della vita di una donna merita un abito nuovo, il parto merita certamente un abbigliamento speciale, da tutti i punti di vista. Ovviamente non parliamo di fiocchini e pailettes, ma di comodità e semplicità. Ecco i nostri consigli per scegliere bene vestaglia e camicia da notte da indossare in travaglio e durante il ricovero.

  1. Per prima cosa, consiglierei di scegliere dei capi che vi facciano sentire a vostro agio: colore, forma, tessuto e fattezza devono piacervi e farvi stare bene. Questo perché quando sarete in ospedale avrete molte cose a cui pensare, a partire dal travaglio e fino, ovviamente, alle prime esperienze di poppata. Evitate di dover perdere tempo rimuginando sulla lunghezza della camicia da notte o sul suo colore orrendo.
  2. Estate o inverno che sia, la camicia da notte deve essere a maniche corte o, al massimo, a “tre quarti”: in caso che abbiate bisogno di una flebo, che sia fisiologica od ossitocina, le braccia devono essere disponibili in breve tempo e senza fronzoli.
  3. Anche se è carinissima, lasciate nel negozio una camicia da notte che non abbia i bottoncini sul davanti. Ancora meglio: scegliete quella che ha i bottoni su tutta la lunghezza. In fase di travaglio sarà la vostra “parte bassa” la protagonista indiscussa della scena, ma subito dopo il parto sarà il seno ad essere in primo piano, per le prime esperienze di attacco e di allattamento: l’apertura sul davanti deve quindi essere semplice in alto quanto in basso.
  4. Per esperienza, consiglierei di portare in ospedale, nella vostra valigia per il parto, una camicia da notte di ricambio per ogni giorno di ricovero, anche se è possibile che ve ne occorrano anche due al giorno. Vi chiedete perché? Le perdite post parto possono macchiare la zona posteriore della camicia da notte, mentre il colostro potrebbe segnare la parte anteriore.
  5. Sia per la camicia da notte che per la vestaglia, optate per capi di buona qualità e di un buon cotone (eventualmente “caldo cotone” per l’inverno), evitando tessuti sintetici o eccessivamente caldi.
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