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Vampate di calore in gravidanza

Vampate di calore in gravidanza

Alcuni disagi dell’attesa, seppur temporanei, mettono in difficoltà le future mamme. Le nausee al risveglio, la stanchezza, il reflusso gastro esofageo, la ritenzione che si manifesta con la sensazione di avere al posto delle gambe dei palloni che stanno per esplodere. Per non parlare delle vampate di calore in gravidanza. Se nelle prime fasi lamentiamo brividi di freddo in gravidanza, dal terzo trimestre le vampate di calore possono essere frequenti.

Le modificazioni corporee femminili, che si manifestano con l’inizio della gravidanza, possono causare brividi di freddo, accompagnati da stanchezza. In questi casi non si tratta di influenza: sono i sintomi tipici dell’avvenuto impianto.

Quando iniziano i sintomi della gravidanza? Già l’amenorrea può farci insospettire. Se, poi, manifestiamo stanchezza, sonnolenza, piccole perdite ematiche, caratteristiche dell’annidamento con inturgidimento del seno, allora il test di gravidanza può toglierci ogni dubbio.

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Vampate di calore cause

Le vampate di calore si presentano improvvisamente, in genere dal torace si espandono al collo, facendo diventare paonazzo il viso. Possono essere accompagnate da intensa sensazione di caldo e sudorazione improvvisa. Pur non esponendo la futura mamma ed il bebè a nessun rischio, sono motivo di preoccupazione proprio perché si presentano improvvisamente.

Durante la gravidanza, le vampate sono piuttosto frequenti. In alcuni casi dipendono da un digiuno prolungato della donna, magari per le forti nausee. Ciò determina un abbassamento del livello del glucosio, sotto il valore minimo. Nella maggior parte dei casi le vampate di calore e gli sbalzi di temperatura corporea, sono dovuti ai cambiamenti tipici di questo periodo.

La produzione ormonale, deputata alla gestazione, ed il maggior lavoro degli organi e degli apparati femminili, determinano un’accelerazione del metabolismo. Da ciò l’eccessiva produzione di calore in gravidanza, che il corpo espelle attraverso le vampate. Per lo stesso motivo possono presentarsi vampate di calore notturne, con sensazione di calore al viso o agli arti.

Vampate di calore

Per prevenire le vampate di calore, o ridurne l’intensità, ecco alcuni rimedi davvero efficaci. Mantenere ben aerato l’ambiente e idratarsi in modo costante. Bere molta acqua durante la giornata riduce la formazione di eccessivo calore nel corpo. Ottime anche le tisane, alla malve e allo zenzero che riducono il senso di nausea, permettendo alla donna di non saltare i pasti.

Per facilitare la digestione ed aiutare il lavoro intestinale, più spuntini durante il giorno, al posto di abbondanti pasti, mantengono ad un buon livello il glucosio, riducendo gli sbalzi di temperatura. Preferire piatti non troppo caldi ed una dieta che preveda frutta e verdura di stagione.

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Un costante movimento ed abiti comodi, confezionati con fibre naturali, facilitano la respirazione cutanea, evitando eccessiva sudorazione. Calzature comode, favoriscono la circolazione sanguigna, così come evitare di rimanere per lungo tempo ferme in piedi.

Per evitare le vampate di calore notturne, docce rinfrescanti prima di andare a letto, saranno delle valide alleate. Per ridurre la sensazione di calore al collo ed al viso è utile bagnarsi i polsi sotto acqua fredda e appoggiare un fazzoletto bagnato sulla fronte, rimanendo un pochino sdraiate.

In caso di persistenza di questi sintomi è opportuno ricorrere ad un consulto medico.

Perdite maleodoranti

Un sintomo che spaventa le gestanti è quello afferente le perdite in gravidanza. Fanno paura perché legate all’idea di problematiche circa la salute del bebè. In realtà non è sempre così. All’inizio della gravidanza, infatti, piccole perdite ematiche, sono caratteristiche dell’avvenuto impianto. Le perdite biancastre e quelle giallastre sono, generalmente, innocue. Manifestano gli assestamenti dell’apparato pelvico in questa nuova condizione.

Le perdite acquose mettono in allarme le gestanti; in realtà possono indicare una situazione di maggiore lubrificazione della zona coinvolta, grazie agli ormoni in circolazione. Nel caso di perdite maleodoranti, è possibile che ci sia in atto un’infezione. Soprattutto se le perdite puzzolenti sono accompagnate a prurito.


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Prima di scegliere rimedi fai da te, anche se naturali, per preservare l’incolumità della donna e del bebè è necessario rivolgerci al medico. L’apparato genitale, nei 9 mesi è più sensibile e soggetto a infezioni. Il medico saprà individuare il rimedio più appropriato, oltre ad indicarci i migliori metodi per mantenere un’accurata igiene intima, durante il corso della gestazione.