Un uovo al giorno per un’adeguata crescita dei bambini. Questo è il risultato di uno studio della Washington University, negli Stati Uniti d’America, e pubblicato sulla rivista specialistica Pediatrics. Nei Paesi dove l’incidenza della malnutrizione infantile è molto alta, il consumo quotidiano di uova per sei mesi potrebbe ridurre il rischio di arresto della crescita, che si pone come conseguenza della denutrizione e impatta negativamente e in modo irreversibile sullo sviluppo fisico.
Secondo la definizione dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), ogni bambino presenta questa condizione quando l’indice di crescita (cioè il rapporto altezza/età) è inferiore di più di due deviazioni standard alla mediana del Child Growth Standard dell’Oms.
Lo studio in questione è stato condotto su bambini da 6 a 9 mesi di età, provenienti dall’Ecuador. Perché proprio questo Paese? Perché l’Ecuador è un territorio che presenta alti tassi di arresto della crescita.
I bambini coinvolti nell’esperimento sono stati divisi e assegnati a due differenti gruppi. Per tutti coloro che sono stati aggregati al primo gruppo è stata messa a punto una dieta che prevedeva il consumo di un uovo al giorno per sei mesi. I componenti del secondo, al contrario, non avevano nella loro dieta la presenza di un uovo quotidiano.
Al termine dello studio, nel primo gruppo di bambini è emersa una riduzione della prevalenza dell’arresto della crescita del 47%. Gli indici di crescita dei bambini che ne facevano parte erano migliori rispetto a quelli del secondo gruppo che non avevano mangiato uova. Anche la prevalenza del sottopeso era diminuita del 74% sempre nel primo gruppo di bimbi, cioè in quello che aveva consumato un uovo al giorno.