tumori pediatrici

Tumori pediatrici: tipologie, ricerche e sopravvivenza

Tumori pediatrici

Tanti piccoli guerrieri ogni giorno combattono nelle camere di ospedale per continuare a vivere. Sono tanti i bambini colpiti da tumori pediatrici: oggi fortunatamente con le nuove ricerche tanti di questi piccoli riescono a guarire. I tumori pediatrici rappresentano una percentuale compresa tra l’1 e il 2% dei tumori che colpiscono gli esseri umani. I tumori infantili raramente colpiscono anche le persone in età adulta. Grazie alla ricerca ormai le possibilità di sopravvivenza sono aumentate. In tantissimi casi i bambini riescono a guarire proprio grazie ai passi avanti che sono stati fatti nella ricerca. Ma quali sono i tumori pediatrici più diffusi?

Tumori infantili: quali sono i più diffusi?

L’AIRTUM, il registro dei tumori, ha rilevato che tra il 2003 e il 2008 sono stati registrati ogni anno 164 nuovi casi di tumore pediatrico ogni milione di bambini.

I tumori pediatrici più conosciuti sono le leucemie e tra queste la più diffusa è la leucemia linfoblastica acuta. Molto diffusi sono anche i tumori del sistema nervoso centrale e a seguire i linfomi. Questi tre sono i tumori più diffusi tra i bambini, tra questi piccoli guerrieri, ma non gli unici.
Ci sono i sarcomi delle ossa e dei tessuti molli, i tumori a localizzazione addominale come i neuroblastomi e i tumori del rene, i tumori alla tiroide e in altre sedi. Questi sono molto più rari rispetto a quelli precedentemente elencati che rappresentano i 2/3 dei tumori pediatrici.

tumori infantili

Tumori pediatrici sintomi

I sintomi dei tumori pediatrici sono tanti e variano dal tipo di patologia che si ha.

I sintomi della leucemia possono essere anemia, stanchezza, pallore, dolori ossei e lividi che compaiono senza alcun trauma, infezioni, febbre… Tutti questi segnali devono rappresentare un campanello d’allarme nei genitori che in presenza di questi disturbi dovrebbero portare il bambino da uno specialista.

I sintomi dei tumori cerebrali nei bambini sono mal di testa, nausea e vomito, problemi alla vista, incapacità di ruotare gli occhi, stato di confusione e sonno… Un altro sintomo da non sottovalutare è l’idrocefalo nei neonati e nei bambini, ovvero la testa più grande rispetto al normale.

I sintomi del neuroblastoma sono stanchezza, febbre, perdita di appetito, gonfiore, sazietà, diarrea, alta pressione, battito accelerato, sfoghi sulla pelle, sudorazione.

I sintomi del linfoma sono simili a quelli degli adulti. Un primo campanello d’allarme è rappresentato dai linfonodi ingrossati: parliamo ad esempio di quelli sotto le ascelle o all’inguine. Altri sintomi sono stanchezza, febbre, perdita di peso, sudorazione abbondante, infezioni frequenti e sanguinamento abbonante.

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Leucemie pediatriche

La leucemia è un tumore che colpisce i globuli bianchi, facendoli crescere in maniera spasmodica. I globuli bianchi malati, i blasti, arrivano al midollo osseo, entrando in circolo nel sangue. Il midollo non riesce più a produrre cellule sane come i globuli rossi, le piastrine e gli stessi globuli bianchi. Le leucemie possono essere acute o croniche. Nel primo caso la malattia progredisce in maniera più rapida, perché vengono attaccate le cellule non ancora mature: i bambini solitamente hanno questo tipo di leucemia. Nel secondo caso invece vengono attaccate cellule mature che riescono a continuare a svolgere in parte le loro funzioni: questo tipo di leucemia colpisce soprattutto gli adulti.

La leucemia può essere linfoide o mieloide. Nel primo caso la malattia prende origine dalle cellule linfoidi del midollo osseo, dalle quali si sviluppano i globuli bianchi chiamati linfociti. Nel secondo caso la malattia prende origine da cellule mieloidi dalle quali si sviluppano globuli rossi, bianchi e piastrine.

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Tumori cerebrali pediatrici

I tumori del sistema nervoso centrale, ovvero i tumori cerebrali, sono i più diffusi dopo le leucemie nei bambini. Non esiste un solo tipo di tumore cerebrale pediatrico, ma ci sono varie tipologie. La forma di tumore al cervello più diffusa è rappresentata dai gliomi, che possono poi dividersi in astrocitomi, glioblastomi, oligodendrogliomi ecc.

Neuroblastoma pediatrico

Il neuroblastoma ha origine dalle cellule del sistema nervoso autonomo e colpisce nella maggior parte dei casi neonati e bambini al di sotto dei 10 anni in quanto parte da cellule primitive. I neuroblastomi rappresentano il 7% dei tumori pediatrici.

Linfomi pediatrici

Il linfoma si sviluppa a partire dalle cellule del sistema linfatico. Il tessuto del sistema linfatico è presente in quasi tutto il corpo: per questo motivo il tumore può insorgere ovunque. I linfomi si distinguono in quelli di Hodgkin e non Hodgkin. Nei bambini possono essere presenti entrambi.

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Incidenza tumori

I tumori infantili vengono causati da fattori genetici e non da mutazioni dovute a fattori ambientali. Di molti tumori si conosce la causa e di conseguenza è possibile fare prevenzione e curare al meglio il bambino. Per altri ancora non si conoscono le cause e per i medici non è facile fare agire su queste patologie. Tra quelli con cause conosciute troviamo ad esempio il retinoblastoma e il tumore al rene di Wilms. Queste due patologie sono provocate da mutazioni conosciute e per la maggior parte dei casi sono dovuti a fattori genetici e ereditari e di conseguenza per i ricercatori è più semplice prevenire e trovare una cura. Di molti altri tumori infantili non si conoscono le cause, ma questo non impedisce agli scienziati di portare avanti le ricerche che negli ultimi anni stanno facendo tantissimi progressi.

Ricerche per bambini

Negli ultimi decenni le ricerche stanno ottenendo molti risultati. I bambini e gli adolescenti che muoiono a causa del tumore sono sempre meno: nel 2008 i decessi sono risultati essere circa un terzo rispetto a quelli degli anni ’70. In particolare le leucemie hanno raggiunto un tasso di sopravvivenza molto alto: il 90% dei bambini che si ammalano di leucemia riescono a guarire. Oltre alla chemioterapia, il trapianto di midollo osseo ha permesso a tanti bambini di continuare a vivere. Anche nel caso dei sarcomi ossei e dei tessuti molli si stanno facendo passi avanti: i ricercatori cercano di individuare le caratteristiche molecolari di ciascun tumore per trovare la cura più adatta.

I tumori cerebrali rappresentano ancora una delle cause di mortalità più alte nei bambini colpiti da questi. È infatti difficile agire in maniera mirata su questa patologia, in quanto non sempre è possibile operare, perché non sempre il tumore è di piccole dimensioni e quindi rimovibile. Nonostante ciò la ricerca sta andando avanti anche in questo ambito: con la radioterapia protonica e l’immunoterapia si sta cercando una via per guarire tanti bambini.

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