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Troppo stress in gravidanza favorisce l’invecchiamento dei figli

Stress in gravidanza fa male: conseguenze

Lo stress in gravidanza comporta delle modifiche al patrimonio genetico, che favorisce e accelera l’invecchiamento dei figli. Con sostanziali differenze, tutti invecchiano, quello che cambia è come mai su alcune persone i segni del tempo sono meno evidenti o viceversa. Persistono diversi fattori che sono protettivi, mentre altri che non lo sono affatto, proprio come lo stress nei 9 mesi di gestazione. Il suggerimento arriva da un nuovo studio condotto da alcuni ricercatori tedeschi, dell’Universität Heidelberg di Mannheim, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology.

Lo studio su stress e invecchiamento

Il campione dello studio è costituito da 318 mamme, che avevano partorito in 3 diverse cliniche tedesche, insieme ovviamente ai 319 bimbi. Il primo step della ricerca era di rispondere alle domande circa la gravidanza; nello specifico venivano richieste le abitudini e lo stile di vita, e se c’erano state situazioni stressanti. Gli studiosi hanno invitato poi le mamme a compilare altri questionari; quest’ultimi erano informativi circa eventuali patologie o disturbi psicologici prima di diventare mamme. In ultima istanza sono state raccolte informazioni sul partner-papà.

Il secondo step ha riguardato l’esecuzione di alcuni esami; in primis, sono stati raccolti campioni di saliva delle madri e di sangue cordonale dei neonati. Successivamente è stato eseguito il test del DNA a tutti i bambini, con lo scopo di misurare la lunghezza dei telomeri. I telomeri sono componenti del DNA che riparano i danni che si verificano nel corso della vita; per tale ragione le loro dimensioni indicano la longevità di una persona, visto che diminuiscono invecchiando.

Stress in gravidanza

Considerazioni sui risultati dello studio

Dai dati ottenuti, i ricercatori hanno evidenziato che i telomeri erano più corti in bambini nati da madri soggette a eventi di stress in gravidanza. Al contrario i figli di donne fumatrici, o che avevano avuto disturbi psicologici, avevano dei telomeri normali, al contrario delle madri che li avevano raccorciati. Infine, in media, i telomeri delle femmine si mantenevano più lunghi di quelle dei maschietti.

In conclusione si rende necessario che la donna viva la gravidanza il più possibile lontana da stress, ansia e paura. Ecco perché tutte andrebbero sostenute, ma più in particolare coloro che hanno dei fattori di rischio in più per vivere la gravidanza stressate e/o infelici. Il ruolo di queste alterazioni nei neonati comincia a essere chiaro, ma necessita di altri studi in merito.