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Toy story 3, la grande fuga: storia, video e canzoni

Toy story 3, la grande fuga: il trequel

Tory Story 3 è, appunto, il trequel di Toy Story, grande classico di animazione firmato Disney Pixar. Questo terzo film è di rottura rispetto ai due precedenti. Andy, infatti, è ormai grande e parte per il college, destinando i giocattoli alla soffitta (tutti, tranne il cowboy Woody). A causa di un errore, la madre di Andy regala la compagnia di giocattoli all’asilo Sunnyside, dove entrano in scena Lotso e altri nuovi personaggi. Con questo nuova storia, Disney Pixar riceve un encomio per la perfezione con cui realizza i suoi film di animazione, a partire della scelta del cast di doppiatori. In attesa dell’uscita del quarto film, ecco la trama di Toy Story 3, la morale, i personaggi, i video e le canzoni.

Toy Story 3: La storia in breve

Toy Story 3 riprende la storia di Woody e Buzz molti anni dopo il secondo film. FILASTROCCHE, POESIE, RACCONTI E CANZONI sul sequel della fiaba per bambini lanciata nel 1996 continuano ad appassionare grandi e bambini. In Toy Story 3, Andy è ormai cresciuto e sta partendo per il college. La compagnia di giocattoli, ormai, è destinata a finire in soffitta per le successive generazioni, ma, per una svista, la madre del ragazzo regala l’intero gruppo all’asilo Sunnyside. I giocattoli pensano di aver finalmente sconfitto l’oblio di una vita in soffitta, e di aver trovato il vero paradiso dei giocattoli. Ben presto, però, questa nuova casa si rivela una vera prigione. I giocattoli nella fiaba per bambini sono assoggettati alla dittatura di Lotso, l’orsetto dal profumo di fragola, e sono sottoposti quotidianamente all’assalto da parte dei bambini che sono troppo piccoli per poter giocare correttamente. Ecco la storia in breve e il trailer (nel video sottostante) del film che, pur essendo un trequel, ha riscosso un clamoroso successo.

Andy, il proprietario di Woody, Buzz Lightyear, Jessie e degli altri giocattoli, è ormai cresciuto e, all’età di 17 anni, sta per partire per il college. Ciò nonostante è ancora affezionato ai suoi compagni d’infanzia e, spinto dalla madre a liberare la sua stanza, decide di conservarli. Ad eccezione di Woody, che viene messo nella scatola degli oggetti da portare al college, mette tutti i giocattoli dentro un sacco della spazzatura per riporli in soffitta. Durante il tragitto, però, è costretto ad appoggiare il sacco per aiutare la sorella Molly: nel mentre la madre di Andy vede il sacco e lo getta nella spazzatura. I giocattoli riescono ad uscire dal sacco appena prima che il camion della nettezza urbana lo prelevi e si rifugiano nella macchina della signora Davis, dove trovano lo scatolone con i vecchi giocattoli di Molly da donare all’asilo. Woody raggiunge gli amici, ma scopre che essi, credendo che Andy volesse gettarli, hanno deciso di farsi trasportare insieme al resto; il cowboy tenta di spiegare loro che Andy, in verità, aveva solo intenzione di metterli in soffitta, ma non viene creduto e così, per non abbandonare i propri amici, entra anch’egli nello scatolone destinato all’asilo Sunnyside Daycare. Una volta lì, i giocattoli di Andy ricevono un caloroso benvenuto da quelli dell’asilo, capeggiati dall’orsacchiotto rosa Lotso Grandi Abbracci. Dopo l’ennesimo tentativo fallito di persuadere i suoi amici a tornare da Andy, Woody li abbandona a malincuore, decidendo di fare tutto da solo. Nel frattempo, Buzz, Jessie, Bullseye, Slinky, Rex, Hamm, i coniugi Potato e gli alieni scoprono di essere stati destinati all'”Aula Bruco”, quella dei bimbi più piccoli, che distruggono tutto quello che capita loro a tiro. Buzz va allora a chiedere a Lotso di cambiare di classe. Lotso inizialmente acconsente, ma quando Buzz estende la richiesta ai suoi amici, l’orso rivela la sua vera natura: è un capo meschino e infido e, insieme ai suoi scagnozzi, cattura Buzz e lo punisce resettandolo alle impostazioni originarie di fabbrica, facendolo quindi ridiventare un ranger spaziale disciplinato e fanatico, e assegnandogli la missione di sorvegliare i suoi ex compagni, che vengono fatti prigionieri. Scappato dal Sunnyside, Woody si è impigliato in un albero e viene raccolto da Bonnie, la bimba figlia della proprietaria dell’asilo, che lo porta a casa con sé. Giunto lì, Woody fa conoscenza con i giocattoli di Bonnie. Uno di questi, Chuckles, è un clown giocattolo che rivela a Woody la verità su Lotso e il Sunnyside: l’orsacchiotto rosa, un bambolotto di nome Bimbo e Chuckles stesso erano una volta di proprietà di Daisy, una bambina che li aveva smarriti dopo essersi addormentata durante una gita in campagna. I tre erano riusciti, dopo un faticoso viaggio, a fare ritorno a casa, ma lì Lotso aveva scoperto che i genitori avevano già comprato a Daisy un nuovo Lotso. L’esperienza si era rivelata uno shock per l’orsacchiotto, che aveva costretto Bimbo e Chuckles ad andarsene con lui, convinto che la bambina non volesse più loro bene. I tre si erano così stabiliti all’asilo Sunnyside, in realtà un vero lager per giocattoli: chiunque tenti la fuga o infrange le dure regole imposte viene chiuso per tutta la notte in un cassone pieno di sabbia nel parco giochi. Nel frattempo all’asilo, Mrs. Potato scopre che Woody aveva detto la verità e che Andy li sta cercando. Woody ritorna al Sunnyside per aiutare i suoi amici ad evadere dall’asilo: con un piano ingegnoso neutralizza la scimmia e strappa Buzz dalle mani di Lotso. Nel tentativo di far ritornare il giocattolo com’era prima, però, i giocattoli di Andy lo impostano per errore nella modalità in cui parla in spagnolo. Il gruppo mette comunque in opera un piano per fuggire dall’asilo attraverso lo scarico dei rifiuti, che però viene intercettato da Lotso. Woody avvia una discussione sul fatto che Daisy ha rimpiazzato solo lui, e sul fatto che se non poteva essere Lotso il suo giocattolo preferito, non potevano esserlo né Bimbo, né Chuckles. A quel punto Bimbo si rende conto della perfidia di Lotso e lo getta nel cassonetto dei rifiuti, ma quest’ultimo riesce a trascinare con sé il cowboy. Buzz e gli altri si vedono quindi costretti a seguirli nel bidone; una volta dentro il camion della nettezza urbana, lo space ranger, nel tentativo di salvare Jessie, viene schiacciato da un televisore e l’incidente gli fa recuperare le impostazioni originali, tornando ad essere il Buzz che tutti conoscevano. Il camion dei rifiuti porta i giocattoli alla discarica, dove vengono gettati in un enorme inceneritore. Mentre il nastro sta per finire il suo tragitto, Woody scorge il pulsante che permette di bloccare le macchine e intima a Lotso, apparentemente passato dalla loro parte, di andare a premerlo. Aiutato dagli altri giocattoli, Lotso riesce a raggiungere il pulsante, ma all’ultimo momento decide di non premerlo e lascia cadere il gruppo dentro l’inceneritore. All’interno della fornace, i giocattoli si rassegnano al proprio destino e si stringono le mani per darsi forza nell’affrontare la propria fine. D’un tratto, un grosso gancio, manovrato dai tre alieni, figli adottivi di Mr. e Mrs. Potato, li raccoglie salvandoli dall’incenerimento. Woody e gli altri tornano a casa di Andy, mentre Lotso viene investito da un camion. Dopo aver ascoltato Andy dire alla madre che lui sarà sempre al suo fianco, Woody si rende conto che lui e gli altri giocattoli sarebbero più utili altrove e scrive un messaggio suggerendo ad Andy di regalare i giocattoli a Bonnie. Il ragazzo, letto il biglietto, va da Bonnie e le mostra tutti i giocattoli, presentandoli uno ad uno finché, sul fondo dello scatolone, trova Woody. Dopo una iniziale esitazione lo regala alla bimba, passando poi il pomeriggio a giocare con lei. Quando alla fine l’auto di Andy si allontana per andare al college, Woody saluta commosso il suo vecchio padrone: ora i giocattoli possono iniziare la loro nuova vita con Bonnie.

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Fiabe per bambini: la morale in Toy Story 3

Se già nei primi due film la tematica dell’abbandono era presente, nel terzo film diventa predominante. Toy Story 3 è un film malinconico, che parla di crescita, di oblio, di incertezza del futuro e di cambio generazionale. Un Andy adulto che in un atto di generosità affida i suoi giocattoli a Bonnie, spera che loro possano diventare suoi compagni di giochi e vivere un’altra era di serena felicità. I giocattoli sperano in un buon destino, stringendosi nell’amicizia che li lega. La favola ha per grandi e bambini delle lezioni importantissime. La più importante lezione che il film ci insegna è che crescere significa separarsi da cose e persone che ci hanno fatto stare bene, ma senza per questo dimenticarle. I giocattoli sono, infatti, i primi amici dei bambini. I giocattoli insegnano ai bambini a vivere tanto quanto lo fanno i genitori. Tuttavia, nonostante l’importanza dei giocattoli, nessuno può fermare il tempo, e i bambini, così come accade con i genitori, sono destinati a  separarsi dai propri amici.

foto toy story 3 Lotso

Lotso e i nuovi personaggi di Toy Story 3

L’ingresso di Woody, Buzz e la banda di giocattoli nell’asilo Sunnyside sancisce l’ingresso nel gruppo di nuovi personaggi. Il più importante di questi è Lotso, un orsetto dal profumo di fragola che, all’apparenza è accogliente e amichevole. Nel corso del film Lotso si rivela un vero dittatore, e farà passare dei guai ai protagonisti. Giunto a casa di Bonnie, Woody scoprirà che il carattere di Lotso è la reazione ad un tristissimo abbandono da parte della sua bambina. Ecco la triste storia dell’orsetto Lotso raccontata in questo spezzone del film.

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Frasi del film Toy Story 3: belle come filastrocche

Non c’è filastrocca che possa descrivere meglio l’animo del film più e meglio di queste parole. Gli ingenui giocattoli che credono di aver trovato in Sunnyside il paradiso dei giocattoli, Woody e la sua fedeltà a quell’Andy bambino che ormai non c’è più, tutto condensato in poche frasi. E ancor più commovente è lo struggimento di Lotso nella storia per bambini memore dell’abbandono e del rimpiazzo, che spera di non dover subire mai più restando chiuso nell’asilo. Ecco uno dei dialoghi più significativi di Toy Story 3, frasi da ricordare.

Rex: Signor Lotso, qui i giocattoli vengono usati per giocare tutti i giorni?
Lotso: E per tutto il giorno, cinque giorni a settimana.
Jessie: Ma i bambini crescono, che succede poi?
Lotso: Be’, ecco, te lo dico subito. Quando i bambini crescono ne arrivano di nuovi. Quando diventano grandi vengono rimpiazzati da altri bambini. Non sarai più un giocattolo vecchio, abbandonato o dimenticato. Niente padroni significa niente cuori infranti.
Mrs. Potato: È un miracolo!
Mr. Potato: E tu volevi che restassimo con Andy.
Woody: Perché siamo i suoi giocattoli.

foto toy story 3 buzz

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Canzoni di Toy Story 3: la colonna sonora

Toy Story 3 ha riscosso un successo clamoroso e ha ricevuto recensioni a cinque stelle grazie alla qualità delle animazioni realizzate a computer. Tuttavia, le musiche non sono state ritenute all’altezza di quelle dei film precedenti. Sebbene non ci sia una vera canzone dominante eccetto “Un amico in me”, colonna sonora dell’intera serie, potete ascoltare negli audio riportati di seguito le musiche composte e dirette da Randy Newman. Ascoltare queste melodie vi trasporterà nel favola per bambini attraverso il suono.

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Video: i momenti migliori di Toy Story 3

Come i primi due film, anche Toy Story 3 è ricco di momenti esilaranti. Ecco una selezione di video divertenti da vedere con i vostri bambini quando non si ha tempo di rivedere tutto il film. Nel primo vediamo Andy alle prese con lo svuotamento della sua camera, il cane Buster invecchiato e con qualche chilo di troppo, e il salvataggio dei giocattoli dal camion della spazzatura. Nel primo video della fiaba per bambini sono a disposizione ben 16 minuti di filmato che riassumono perfettamente la trama. Infine, nel secondo video sono condensati tutti i momenti più divertenti.

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Curiosità di Toy Story 3: un italiano nel team Disney Pixar

In pochissimi lo sapranno, ma c’è una curiosità attorno al film Toy Story 3: c’è un italiano alla corte Disney Pixar. Si, perchè Guido Quaroni è riuscito a realizzare il suo sogno di bambino lavorando come direttore del dipartimento tecnico di Toy Story 3. Nella video intervista che potete vedere qui sotto, Guido racconta la sua entusiasmante esperienza di lavoro con il regista e con il team dietro le quinte del film di animazione.

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