La toxoplasmosi è una zoonosi, cioè un’ infezione causata dal Toxoplasma gondii, un microorganismo con un ciclo vitale molto vasto e che coinvolge diverse specie ed elementi, dall’ uomo al gatto, con la possibilità che esso venga veicolato attraverso l’ alimentazione (carne e verdura cruda).
La toxoplasmosi, se viene presa in gravidanza può essere molto pericolosa per il bambino, proprio perché la barriera feto-placentare non riesce a bloccare questo piccolo microrganismo.
Quali sono i rischi? Le complicanze più pericolose dell’ infezione trasmessa al feto possono andare dall’ aborto, alla presenza di malformazioni, lesioni oculari, danni cerebrali, sviluppo di stati epilettici più o meno severi.
Per questo motivo è opportuno che la toxoplasmosi venga correttamente diagnosticata in periodo pre-concezionale o agli esordi della gestazione ed il toxo-test è lo strumento più adatto.
Il toxo-test consiste in un prelievo del sangue per ricercare le IgG e le IgM (Immunoglobuline G ed M), proprio perché mentre la presenza delle IgM darà positività ad un’ infezione acuta in corso e recente (e quindi verificatasi nelle ultime due settimane dal prelievo), la presenza di IgG darà positività nei casi di pregresse infezioni (una sorta di memoria immunitaria).
Come leggere i risultati?
E’ opportuno rivolgersi al ginecologo per l’ analisi dei risultati proprio per poter approfondire eventuali positività ed intervenire adeguatamente onde evitare rischi complicanze.