Togliere il pannolino: qual è l’età giusta e come farlo col metodo Montessori

Spannolinamento: come e quando? Ecco qualche consiglio pratico su come affrontare questo percorso di crescita del bambino.

Come approcciarsi a togliere il pannolino e qual è il momento giusto per farlo

C’è un’età per togliere il pannolino? Come per il parlare e camminare, la risposta è no. Tendenzialmente questo processo dovrebbe concludersi tra i 18 e i 24 mesi, ma non è raro che alcuni bambini ritardino fino ai 3 o addirittura i 5 anni questo addio. Le tappe dello spannolinamento non sono fisse, ma soggettive: bisogna tuttavia tenere conto delle problematiche che un’eccessiva tardività nell’assimilare questa autonomia fisiologica può portare al bambino.

Consigli pratici su come affrontare lo spannolinamento

Lo spannolinamento è un processo che deve essere sviluppato dai genitori creando un percorso con obiettivi educativi distribuiti nel tempo. È molto importante non darsi fretta, e ascoltare invece i bisogni del bambino e le sue attitudini, aiutandolo a sviluppare la propria autonomia. Con un’educazione assistita al vasino, da introdurre senza costrizione e con serenità, il bambino può familiarizzare con l’atto di andare in bagno e prendere coscienza della possibilità di controllare minzione e defecazione. Non avete fretta di togliere il pannolino prima dell’entrata all’asilo: questo processo non può essere accelerato e deve essere affrontato senza ansia e stress, molto meglio iniziare questo percorso prima ma più gradualmente.

Togliere il pannolino con il metodo Montessori

Togliere il pannolino con il metodo Montessori significa dare autonomia al bambino, facendogli da guida e lasciandogli libertà lungo questo percorso. Abituarlo al bagno è il primo passo per farlo familiarizzare con questo spazio: è bene farlo fin da quando si fa il cambio pannolino e, più in là, creando per lui un posto tutto suo con vasino e magari un libro per bambini su questo argomento. Permettergli di accompagnarci in bagno, quando vuole, può essere utile per fargli capire che è un’azione normale. Le mutandine di addestramento non sono l’ideale per aiutare il bambino: molto meglio avere a disposizione molti cambi e, soprattutto in casa, permettere al bambino di capire che deve andare in bagno quando sente lo stimolo, altrimenti si bagnerà. Il bambino capirà da solo che c’è qualcosa che non va, quindi è fondamentale non fare commenti negativi, ma confortarlo e fargli capire che è un percorso di crescita normale. Altri consigli utili sono quelli di accompagnarlo, proprio come permettevamo a lui di fare con noi, soprattutto le prime volte, e di vestirlo con abiti facili da rimuovere da solo.