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The blue dog il gioco che insegna ai bimbi come interagire con i cani

Sempre più spesso si sente parlare di bambini aggrediti da cani, per risolvere questo problema così frequente è stato creato recentemente un software, in via di sperimentazione, per insegnare ai piccoli a comportarsi e a relazionarsi nel giusto modo con questi esseri meravigliosi che da sempre vengono definiti i “migliori amici dell’uomo”.

Schwebel, psicologo infantile presso la University of Alabama, che si sta occupando del progetto, ha dichiarato: I cani domestici, divertono la maggior parte del tempo, ma possono essere pericolosi, sono comunque animali”.

I cani, anche se buoni, vanno rispettati, averli in casa non significa fargli subire di tutto! Possiedo un cane di razza non aggressiva  e alle volte fossi stata io il cane, un bel morso l’avrei sferrato; dita negli occhi, nelle orecchie, tirate di coda, ballate su due zampe, una volta dopo un pomeriggio con mia nipote, la mia Birilla sembrava morta, è comprensibile che un animale possa perdere la pazienza, a tutto c’è un limite!

Per questa ragione l’organizzazione no-profit The Blue Dog ha sviluppato un gioco interattivo per computer chiamato: The Blue Dog, questo gioco consente grazie all’animazione in scenari diversi di riprodurre una ipotetica situazione cane-bambino, se il bambino si comporta in modo corretto il cane è tranquillo, se è scorretto abbaia e ringhia. I bambini possono scegliere se giocare con un cane che stia riposando, mangiando o facendo altro, imparando così come agire nel modo adeguato.

Schwebel ed i suoi colleghi stanno attualmente verificando se il programma funziona davvero. Hanno reclutato 76  bambini tra i 3 e i 5 anni di Birmingham, Ala, E Guelph, Ontario che in casa hanno cani da compagnia. L’esperimento consta di tre fasi: la prima nella quale  è affidato ad ogni bambino un laboratorio di tre attività del gioco; la seconda di relazione con cani addestrati “veri”; la terza infine che favorisce l’utilizzo del software educativo in casa.

Il risultato fino ad oggi è stato questo: i bambini hanno imparato molto, ma agito meglio con il programma rispetto al rapporto reale cane-bambino, per questa ragione Schwebel ed suoi colleghi continuano a studiare. Non ci resta che sperare che il lavoro termini al più presto e che il software venga distribuito su larga scala a scuole e famiglie gratuitamente, affinchè non si verifichino più incidenti gravissimi ed orrendi di cui la cronaca troppo spesso discute!

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