sterilità uomo

Test fertilità maschile: come funziona e quando va fatto

Test fertilità maschile

La fertilità di coppia viene determinata attraverso la singola valutazione di esami ella fertilità su ciascun partner. Dunque esistono una serie di test che permettono di chiarire lo stato di fertilità di una donna, ed altrettanti test di fertilità maschile. Noto è certamente l’esame “spermiogramma“. Si tratta dell’analisi dello sperma (previo prelievo di sperma maschile) che misura la qualità del seme in funzione della riproduzione. Quindi permette di rilevare la presenza di spermatozoi atipici o altre alterazioni rinvenute dalla lettura dello spermiogramma.

Fertilità

I valori dello sperimiogramma danno dunque indicazioni sulla fertilità della coppia. Infatti, è ormai noto che l’infertilità di coppia sia determinata, in una parte dei casi, a problemi di infertilità maschile.

Questo test di fertilità, lo spermiogramma, dà valori specifici riguardo allo stato, favorevole o meno al concepimento, dello sperma. La cosa corretta da fare, una volta ottenuto l’esito dell’esame del liquido seminale è quella di far leggere i risultati dello spermiogramma all’andrologo.

Questo medico specialista, più di altri, potrà interpretare al meglio eventuali risultati negativi anche in base alla valutazione della storia clinica del paziente.

Fertilità maschile

I risultati dello spermiogramma vengono confrontat con dei valori di riferimento, in modo da capire lo stato della fertilità dell’uomo. In tal modo si potrà valutare la necessità eventuale di eseguire interventi specifici o ulteriori esami.

Lo spermiogramma è un esame completo, ma esistono anche degli altri test possibili in grado di valutare alcuni parametri dello sperma.

Questi test possono essere acquistati come un comune test di gravidanza e valutano qualche parametro, come ad esempio la mobilità degli spermatozoi. Inutile ripetere quanto sia differente un consulto specialistico e lo svolgimento di un esame più approfondito e completo, Ai fini diagnostici.

Test fertilità

Tanti sono i motivi che possono determinare l’emissione di uno sperma non idoneo alla fecondazione. A seconda degli esami ormonali dell’uomo, dei risultati dello spermiogramma, dell’anamnesi e dell’esame obiettivo sarà possibile valutare l’approccio terapeutico più adatto.

Ogni riperussione sulla variazione delle componenti dello sperma deriva da alterazioni anatomiche, ormonali, nervose o vascolari. Dunque, da una piccola alterazione delle componenti dell’eiaculato, si può successivamente risalire al quadro patologico che ne è la causa scatenante.

Ad esempio la presenza di pochi spermatozoi nell’eiaculato può essere dovuta ad una patologia ostruttiva. Una volta valutate tutte le possibili ipotesi diagnostiche si possono selezionare i controlli più adatti da fare e stilare il giusto piano terapeutico. Chi vuole avere un bambino non deve abbattersi ai primi ostacoli, il più delle volte è possibile intervenire!