Terzo parto è più veloce
Vi è una differenza sostanziale tra il primo parto e il terzo parto, e cioè la durata del travaglio. Infatti, è giusto pensare che dal secondo parto naturale in poi l’utero sia più allenato a contrarsi e quindi maggiormente capace di produrre contrazioni regolari; quindi il travaglio è più breve, soprattutto perché contrazioni efficaci accelerano la possibilità della cervice di dilatarsi.
In media, il travaglio di una primigravida (donna che non ha mai partorito) dura 8 ore; invece il parto del terzo figlio riduce il travaglio a un massimo di 3 ore. Va precisato che non tutte le donne hanno una terza gravidanza uguale, e ciò significa che alcune possono anche non avere un parto precipitoso ma un travaglio regolare.
Il parto
Oltre a un parto veloce alcune donne descrivono anche un parto dolorosissimo; il motivo per cui può accentuarsi il dolore deriva dal fatto che le contrazioni del post-partum (morsi uterini) devono rimpicciolire un utero più grosso. Questo perché più gravidanze si hanno, maggiori sono le perdite e più grande è l’aumento del volume uterino. Anche questa però è una sensazione, prettamente soggettiva da donna a donna.
Un parto doloroso può avvenire anche se indotto con metodiche farmacologiche (prostaglandine e/o ossitocina). I dolori preparatori del parto sono fastidiosi, sia che si tratti della prima che della terza gravidanza, tuttavia tendono a ridursi di figlio in figlio; se però vi è un’induzione, la parte latente e prodromica del travaglio può fare ugualmente male.
Ma il parto indotto è più doloroso? Spesso si, perché le contrazioni non sono naturali, ma pilotate dalla somministrazione dei farmaci. Le contrazioni spontanee e naturali tendono a produrre una fase rilassante, tra una e l’altra, ma ciò non accade nel travaglio indotto.
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Infine quanto dura il parto indotto? In una prima gravidanza il travaglio può durare un po’ più delle canoniche 8 ore, se comprendiamo anche la fase non attiva di travaglio; il parto di una terza/quarta gravidanza, specie se indotto, può essere ancora più veloce del normale.