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Terrore notturno: 4 consigli su come gestirlo

Per quanto piacevole riuscite a rendere l’andare a letto, ci sono dei problemi relativi al sonno che sono molto comuni nei bambini e si tratta di veri e propri terrori notturni. Il piccolo è in preda alla paura e piange facendo preoccupare spesso i genitori che non sanno come comportarsi in questa situazione.

A prima vista, il terrore notturno denominato anche “pavor notturno”, si presenta come un incubo: il bambino è visibilmente agitato, piange o grida disperato. Ma quando si arriva da lui, lo si trova né sveglio né addormentato, ma in uno strano stato in cui il bambino seduto sul letto, con gli occhi aperti e fissi su qualcosa di inesistente in una parte della stanza. Non è solo impaurito, è terrorizzato.

Anche se sembra sveglio, il bambino non ha coscienza ed è difficile riportarlo in sè infatti, ignorerà qualsiasi tentativo di riportarlo alla realtà coinvolgendovi addirittura nel suo terrore fino a confondervi col suo nemico, gridando “via,via”.

Questi profondi timori sono contagiosi e c’è qualcosa di inquietante nel bambino che sembra del tutto sveglio ma non è lucido. Probabilmente vi sentirete a disagio nel non sapere come agire per acquietare il bambino, per questo abbiamo cercato di dare 4 indicazioni utili su come comportarsi di fronte ai terrori notturni.

  1. Accendere tutte le luci. Senz’altro questo calmerà la vostra preoccupazione e muterà la visione della cameretta del bambino (vedi anche: A che età far dormire il bambino da solo nella cameretta) quel tanto che basta per disperdere le immagini che lui crede di vedere. Anche se la luce non ha subito effetto su di lui, lo rassicurerà nel caso riesca a riprendere coscienza prima che l’episodio di pavor notturno sia finito.
  2. Non discutete con il bambino. Non è cosciente al momento quindi non è recettivo a comprendere i vostri ragionamenti sul fatto che i mostri non esistono e sono frutto della sua immaginazione. Limitatevi soltanto a riferirgli con dolcezza “va tutto bene ci sono mamma e papà con te”. Ammesso che sia in grado di percepire che si tratti della vostra voce.
  3. Non badate a quello che il bambino può dire di offensivo. E’ probabile che possa manifestare rabbia e odio anche nei vostri confronti o che abbia provato ad alzare addirittura le mani per colpirvi ma in realtà, non ce l’ha con voi, vi considera solamente come parte di ciò che lo terrorizza e tenta quindi solo di difendersi. Ricordate che non è cosciente durante episodi di terrore notturno.
  4. Non tentate di svegliarlo . È probabile che il terrore scompaia e lo lasci ripiombare nel sonno senza che lui si sia accorto di nulla. Spesso, i genitori spaventati dall’anomalo comportamento, cercano di svegliare il bambino nell’ intento di fargli cessare quello che loro credono essere un incubo, ma ottengono spesso delle reazioni di fuga da questo tentativo di risveglio oppure può anche accadere che il bambino si svegli con enorme difficoltà e rimanga poi in uno stato stralunato per molto tempo senza riuscire bene a riprendere sonno. Se il mattino seguente il piccolo ricorda di essersi svegliato in modo strano, sarebbe opportuno liquidare l’incidente dicendogli“hai fatto solo un brutto sogno”.
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