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Svezzamento: sì alle noccioline? L’ultima ricerca

Far mangiare alimenti allergizzanti durante lo svezzamento, potrebbe prevenire allergie future al bambino. E’ questo il risulto emerso dall’ultima ricerca inglese in materia, che ribalta le regole dello svezzamento conosciute fino ad ora. In questo caso anche le credenze sulle noccioline, da sempre evitate nella prima alimentazione del bambino, potrebbero essere totalmente riviste.

Secondo lo studio coordinato da George Du Toit del King’s College London e pubblicato sul New England Journals of Medicine, cominciare a mangiare noccioline fin dalla più tenera età potrebbe far ridurre in modo significativo il rischio di allergia a questo tipo di alimento. Le arachidi sono tra gli elementi più comuni che causano allergie ed è per questo che fino ad oggi erano sconsigliati per i bambini fino ai 3 anni d’età.

I ricercatori invitano dunque ad introdurre, seppure in piccole dosi, questi alimenti proprio per evitare problemi futuri. In particolare, viene suggerito che i bambini tra i 4 e gli 8 mesi di età a rischio allergia alle arachidi si sottopongano a test snick-prick per l’alimento. Se i risultati del test sono negativi, i bambini devono essere avviati a una dieta che include due grammi di proteine di arachidi tre volte a settimana per almeno tre anni.

Si è arrivati a questa nuova conclusione testando un campione di 640 bambini, dai 4 mesi fino ai 5 anni d’età. Nei bambini che avevano o hanno avuto uno svezzamento senza particolari restrizioni, quindi con noccioline comprese, il rischio di sviluppare allergie era ridotto dell’80% rispetto ad altri.

Ovviamente la ricerca va presa con le pinze, ed è giusto affrontare prima l’argomento con il proprio pediatra, in modo da essere guidati nel miglior modo possibile. Di sicuro, quel che è certo, è che uno svezzamento variegato, fa sempre bene.