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Svezzamento, il bambino non vuole mangiare: che fare

Lo svezzamento avviene in modo diverso per ogni bambino. Ci sono quelli più curiosi che assaggiano tutto e mangiano con appetito; quelli selettivi che assaggiano pochi alimenti; infine bambini che fanno disperare i genitori rifiutando la pappa e serrando la bocca. Che fare in questi casi?

Se possibile non perdiamo la calma e non sentiamoci inadeguate. Molte mamma davanti al rifiuto del figlio di mangiare si domandano se sbagliano a preparare la pappa, confrontandosi con le amiche su come cuocere le verdure nel brodo, o sul tipo di cucchiaino da usare, per non parlare dei bocconi trasformati in aerei, uccellini e trenini alla disperata ricerca di strategie risolutive per convincere il bebè a mangiare.

I pediatri sono concordi nel sottolineare che i bambini fin dalla nascita hanno la capacità di autoregolarsi, per cui nessun piccino resta affamato. Per molto tempo, dopo l’inizio dello svezzamento, il latte resta l’alimento elettivo per il piccolino e le pappe completano la tabella nutrizionale. Quindi iniziamo lo svezzamento senza pretendere di veder finito il piatto di minestra che prepariamo, ma mettendoci nei panni del bambino che deve passare da un’alimentazione a cui è abituato da sempre, a nuovi sapori ed a consistenze gustative diverse.

Proviamo a disporci serenamente accanto al bambino, cercando di affrontare l’ora del pasto senza ansia e preoccupazione. Porgiamogli il cucchiaino con la pappa ed osserviamo la sua reazione. Il bambino incuriosito potrebbe iniziare a toccare il cibo, impiastricciandosi, manipolando la pappa e magari deciderà di assaggiarla. Forse ne mangerà qualche cucchiaino, incoraggiamolo a continuare senza forzarlo per non ottenere un rifiuto.

È importante osservare la reazione del bambino davanti alla consistenza della pappa. Se vediamo che non la gradisce possiamo fargliela più o meno densa, variando le verdure; adattandoci ai suoi gusti possiamo incentivare la sua curiosità verso questa nuova modalità di alimentarsi.

I bambini sono svegli e capiscono molto più di ciò che pensiamo e lo svezzamento comporta un certo allontanamento dalla mamma, dal poppare il latte, sia materno che artificiale, il bebè è in braccio al genitore, può toccarlo, accarezzarlo; con lo svezzamento la posizione seduta e lontana dalla mamma può spaventare il piccino. Stargli vicino mentre mangia, rassicurarlo sulla presenza della mamma gli permetterà di fare questa esperienza con più serenità.