idee halloween

Storie di Halloween per bambini

Storie di Halloween per bambini

Nella notte di Halloween, oltre alla visione di film e cartoni, può essere appassionante anche la lettura di storie paurose. Che siano libri o storie horror brevi tratte dal web, grazie alle storielle per bambini, i più piccoli si sentiranno carichi di adrenalina, osservando con occhi nuovi il mondo dell’alterità. Il bambino, rassicurato dalla presenza dei genitori e dei coetanei, potrà vivere quest’avventura con passione!

Storie di paura

Storie per bambini da leggere. È importante ricordare che qualunque storia di paura si scelga, essa deve essere adeguata al bambino, così da non spaventarlo troppo. L’adrenalina è ben accetta, ma il piccolo va rispettato nelle sue sensazioni.

Ciò detto, diamo il via a racconti horror brevi e storie di paura per bambini. Vediamo qualche racconto adatto ad un Halloween per bambini!

Storie horror

Leggende per bambini. Esistono storie da leggere ai bambini che richiamano la tradizione. La notte di Halloween porta con sè alcune leggende paurose, come quella di Jack O’ Lantern.

Leggiamo questa storia per bambini.

“Tanto tempo fa, in Irlanda, viveva un uomo chiamato Jack. Era una persona particolare: trascorreva la maggior parte del tempo a bere nelle taverne in compagnia di se stesso, ed era anche molto tirchio. Non aveva amici, e quando sopraggiunse la morte, viveva ancora in solitudine. Non ci fu nessuno a piangere la sua scomparsa nemmeno il giorno del funerale.

Quando la sua anima salì in cielo, andò a bussare alla porta del Paradiso. A causa della sua avarizia, fu trattato male e cacciato persino da San Pietro.

Andò a bussare alla Porta dell’Inferno, dove incontrò il Diavolo. Nemmeno lui lo volle con sè: lo cacciò in malo modo lasciandolo in quel limbo – tra Paradiso e Inferno – a girovagare tutto solo. Jack raccolse i tizzoni ardenti che il Diavolo gli aveva lanciato e li usò per farsi luce. Lungo la strada trovò una zucca, così decise di infilare i pezzi di legno al suo interno. Avvilito, tornò sulla Terra.

Da quel momento Jack vaga di casa in casa con la lanterna sempre accesa, cercando qualche buona anima disposta ad ospitarlo.

Si consiglia di stare molto attenti di notte: se vedete una piccola luce avvicinarsi a voi, scappate lontano! Potrebbe essere Jack O’ Lantern che vuole entrare nella vostra casa e perseguitarvi.”

Jack O'Lantern

Racconti horror

Racconti brevi per bambini. Ecco un’altra delle numerose storie di Halloween.

“C’era una volta una lavandaia che non riusciva a dormire di notte. Allo scoccare della mezzanotte veniva svegliata da un assordante rumore di carri e cavalli che passavano sotto la sua finestra. Com’era possibile, se la donna viveva in una strada chiusa?

Nessuno le credeva, tranne una ragazza che lavorava insieme a lei. Quest’ultima le raccontò che, nella loro città, c’era un ospedale militare in cui erano morti molti soldati durante la guerra. Pertanto tutti quei rumori erano provocati dai militari, convinti di dovere ancora combattere. A tal proposito ogni notte si alzavano.
Curiosa, la lavandaia decise di rimanere sveglia e aspettare il sopraggiungere dei soldati. Eccoli arrivare: cavalli, uomini al galoppo. Tante figure correvano nella nebbia.

Tutto sembrò essere così interessante che la notte successiva la donna decise di continuare nel suo intento: aspettare l’arrivo dei soldati. Qualcosa, però, non andò secondo i piani. La lavandaia, intenta a prendere posto vicino alla finestra, inciampò e ruppe un vaso.

Un gruppo di soldati si fermò e seguì con lo sguardo il rumore: alzarono gli occhi verso la finestra e la videro.
Iniziarono a dirigersi verso casa sua. La donna tentò di scappare per non farsi trovare. Tentò di raggiungere l’uscita posteriore della casa. Iniziò a correre sempre più forte ma non riusciva a distanziarli. Inciampò e rischiò di cadere. Senza fiato, continuò a correre. Ad un tratto sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla. Lanciò un urlo.

Si risvegliò nel suo letto e si rese conto che la mano sulla spalla apparteneva al marito. La lavandaia stava soltanto facendo un incubo. D’un tratto si girò verso l’orologio e notò che mancava soltanto un minuto alla mezzanotte. Da lontano giunse il rumore dei cavalli al galoppo…”

halloween-1743227_960_720

Racconti per bambini

Esistono anche storie brevi per bambini, che possono toccare un tasto dolente come la paura del buio.

“C’era una volta un ragazzo che aveva paura del buio. Temeva sempre il momento in cui avrebbe dovuto spegnere l’interruttore della luce.

Questo ragazzo aveva tante lampade e candele in modo che, se fosse rimasto al buio, avrebbe saputo come illuminare la stanza. Una notte, mentre camminava per la casa, la luce andò via.

Tremante, vide che fuori dalla finestra c’era una ragazza. La ragazza si chiamava Oscura: anche se era vestita di nero, aveva il viso illuminato come se fosse la Luna. Il ragazzo aveva paura, ovviamente, ma decise di avvicinarsi alla figura.
Oscura gli disse: «Non devi temere il buio. Devi sapere che quand’esso arriva, non si spegne la luce ma si accende la notte. Si accendono persino le stelle!»

Il ragazzo fu rassicurato da Oscura, così la fece entrare in casa e spensero tutte le luci dell’abitazione. In compenso, però, avevano acceso tutte le stelle. Avevano acceso persino la Luna e i grilli!”

Storie horror vere

Storie vere di paura. Perchè non raccontare anche alcune storie di paura vere (o presunte tali?). Vediamo alcune di queste storie spaventose.

– Si narra che in Giappone esista una donna che se ne va in giro con una mascherina sul volto. Secondo qualcuno, infatti, ella avrebbe la bocca tagliata da un orecchio all’altro. La donna è capace di tagliare la bocca di tutti quelli che incontra per strada…

– Un’altra leggenda horror racconta di un’insegnante che iniziò a raccontare ai propri alunni la storia di una mucca assassina. I bambini, spaventati, le chiesero ripetutamente di smettere. La donna, però, era entrata in una specie di trance e continuò per tutta la notte a raccontare la stessa storia…

Racconti di paura

Tra le storie di paura da raccontare c’è, senza dubbio, La leggenda della valle addormentata.

“In una fredda notte d’inverno, un uomo stava camminando verso casa, costeggiando il cimitero di Sleepy Hollow in cui era sepolto un soldato senza testa. Faceva molto freddo, così l’uomo decise di attraversare il cimitero per guadagnare un po’ di tempo.

Ad un tratto vide da lontano una luce provenire da una tomba. Avvicindandosi, si rese conto che la tomba era senza nome. Improvvisamente apparve il cavaliere senza testa sul suo cavallo.

L’uomo si mise a correre, cercando di scappare via e di non farsi prendere dal cavaliere senza testa. Riuscì a nascondersi dietro ad un cespuglio finché non fu certo di essere sfuggito alle grinfie del cavaliere. Tornò a casa sua e nel giro di poche ore la notizia si diffuse in tutta la cittadina. Probabilmente il cavaliere era uscito quella notte per cercare la sua testa.”

halloween

Fantasma Formaggino

Un altro grande classico è il Fantasma Formaggino. Esso rientra tra le storie per bambini piccoli.

“Un giorno tre bambini decisero di fare una scommessa: trascorrere tutta la notte in una casa infestata da un terribile fantasma, il Fantasma Formaggino.

Il primo bambino venne svegliato dal rintocco della mezzanotte: l’ora dei fantasmi. Il fantasma Formaggino arrivò davvero e lo spaventò a tal punto da farlo scappare via dalla finestra.

Il secondo bambino fu spaventato a morte la notte seguente, e anche lui scappò via dalla casa infestata. La terza notte, l’ultimo bambino rimasto si preparò per affrontare il Fantasma Formaggino. Allo scoccare della mezzanotte il fantasma fece la sua apparizione: «Uhhh! Sono il fantasma Formaggino…». Il coraggioso bambino, però, lo interruppe: «Ehi, Fantasma Formaggino, se non te ne vai ti spalmo sul panino!»”.


Leggi anche: I cartoni di Halloween più belli da vedere


Concludiamo consigliando di osservare le reazioni dei bambini: se i più piccoli appaiono spaventati dai racconti, è necessario interrompere l’attività e concentrarsi su qualcosa di meno pauroso e più adeguato alla loro età.