Storia di Pulcinella
Dove nacque Pulcinella? Quali sono le origini di questa maschera così divertente e tanto amata dai bambini? Conosciamo meglio la storia di Pulcinella!
Pulcinella
Pulcinella è una delle maschere napoletane più conosciute di tutti i tempi. Insieme ad Arlecchino costituisce le origini del Carnevale.
Infatti, entrambi i personaggi risalgono alla Commedia dell’Arte del lontano 1500. L’attore che indossava i panni di Pulcinella si chiamava Silvio Fiorillo.
Il nome della maschera ha il suo perché: risalirebbe al contadino di Acerra Puccio d’Aniello, da cui l’attore Fiorillo si ispirò.
Ma non solo, a quanto pare ha a che fare anche con il suo tono di voce, che richiama il verso di un “polliceniello” ovvero di un piccolo pulcino.
Maschera di Pulcinella
Pulcinella è il simbolo di Napoli. È un servo ma si adatta, quando occorre, a fare qualsiasi lavoro pur di sopravvivere. Ecco dunque che si improvvisa fornaio, contadino, mercante e… ladruncolo!
Astuto, ricco d’ingegno e un gran chiacchierone, tant’è vero che un segreto non lo potrebbe mai mantenere. Non sta mai zitto! Ecco giustificata l’espressione “segreto di Pulcinella”!
Si tratta di un personaggio molto ironico, sempre a favore dei poveri e pronto a prendersi gioco dei più ricchi e potenti.
È un vero mattacchione, riconosciuto da tutti per i suoi modi di fare, per i larghi movimenti di braccia, i vivaci saltelli e le danze che fa quando è felice.
È questa la storia di Pulcinella, ambientata tra le stradine di Napoli e tanto amata anche dai più piccoli.
Immagini di Pulcinella
Il costume di Pulcinella è interamente di colore bianco e presenta un pantalone ed un lungo e largo camicione.
Indossa una maschera che lascia scoperta solo bocca e mento e ricopre tutto il resto, naso enorme compreso.
Il colore della maschera è nero mentre anche il cappello a punta che porta è bianco.
Questo è il vestito di Pulcinella che spesso ci capita di vedere anche a Carnevale. Molti sono i bambini che scelgono, per la sua simpatia, di travestirsi da Pulcinella.
Le foto di Pulcinella più diffuse lo rappresentano con un mandolino o un tamburello o ancora mentre mangia della pasta. Sì, perché era un gran mangione, sempre alla ricerca di cibo e di qualcosa da bere.
Canzone di Pulcinella
La storia di Pulcinella per bambini narra di un simpatico personaggio napoletano, riconosciuto da tutti per i suoi atteggiamenti così buffi e teatrali, per le smorfie e la sua ilarità.
Il cartone animato “Totò sapore”, di qualche anno fa, ha presentato Pulcinella con questa canzoncina intitolata “Cacofonico”:
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Questa invece è una simpatica poesia in rima “L’invenzione di Pulcinella di Gianni Rodari. Un modo divertente per presentare questo straordinario personaggio e le sue “marachelle” ai nostri bambini:
Signori e signori, fatevi avanti
più gente entra, più siete in tanti!
Correte a vedere la grande attrazione,
la formidabile invenzione.
Non sono venuto su questo mercato
per vendere il fumo affumicato.
Non sono venuto a questa fiera
per vendere i buchi del gruviera.
Il mio nome è Pulcinella
ed ho inventato la moz – za – rel – la!
Da questa parte, signori e signore
son Pulcinella il grande inventore!
Per consolare i poveretti
ho inventato gli spaghetti.
Per rallegrare a tutti la vita
creai la pizza Margherita!
Olio, farina, pomodoro
nulla vale questo tesoro.
Ad ascoltarlo corre la gente,
si diverte… e non compra niente.