spotting ovulatorio

Spotting da impianto: come riconoscere le perdite della gravidanza

Spotting da impianto

Il termine spotting deriva dalla parola inglese “spot” che significa “macchiare”. Generalmente si definisce con questo termine la comparsa di lievi perdite ematiche tra una mestruazione e l’altra (perdite di sangue fuori dal ciclo). Si può assistere anche a fenomeni di spotting in gravidanza, a carattere però fisiologico.

Perdite da impianto

Non tutte le perdite di sangue celano una causa patologica. Nel caso delle perdite marroncine che si presentano a inizio gravidanza il fattore scatenante è tutt’altro che patologico. Esse derivano dall’annidamento della blastocisti a livello della mucosa endometriale. Per tale motivo vengono definite perdite da impianto, ed hanno un colore caratteristico.

Spotting

Come già accennato, lo spotting non determina sempre un evento patologico. Nel caso della comparsa di tali perdite scure a inizio gestazione sappiamo che è normale che si presentino. Inoltre è il colore molto spesso a rassicurarci su ciò che le ha provocate.

Nell’ambito della gravidanza, infatti, i quadri patologici possibili sono vari, che possono riguardare l’utero, la cervice, la placenta, il feto, i vasi ematici, e quant’altro. Inoltre, possono verificarsi in qualsiasi momento nell’arco dei 9 mesi, e ogni periodo ha un suo significato clinico.

spotting da impianto

Perdite di sangue

In gravidanza anche gli eventi fisiologici che possono provocare una leggera perdita ematica sono vari. Primo fra tutti è l’annidamento del prodotto del concepimento a livello della mucosa uterina e sua accoglienza a livello dello spessore della stessa. Altri eventi possibili possono essere rappresentati dalle visite ostetriche, le quali potrebbero essere seguite dalla comparsa di qualche piccola macchia di sangue sullo slip, per via della sollecitazione del tessuti dall’esterno.

Perdite in gravidanza

Altre perdite scure in gravidanza possono essere rilevate nel corso dell’ultimo trimestre di gestazione, insieme alle fisiologiche perdite acquose. Alcuni eventi, quali le contrazioni (anche se sporadiche o prodromiche) ad esempio, determinano modificazioni a livello della cervice.

Perdite rosa

Tali modificazioni consistono in uno svasamento o ammorbidimento del tessuto cervicale, che provocherà le classiche perdite rosa da gravidanza. Queste ultime potrebbero essere anche gialline e spesso accompagnate da una perdita gelatinosa che equivale alla cosiddetta “perdita del tappo mucoso”, segno che il collo dell’utero si sta modificando.

perdite da impianto

Spotting ovulatorio

Come sono le perdite da impianto? Il colore e l’entità delle perdite è simile alle macchie scure riscontrate nel caso di spotting ovulatorio. La sostanziale differenza è che queste ultime avvengono al di fuori di una gravidanza e generalmente sono segno che qualcosa a livello locale oppure ormonale non funzioni come dovrebbe.

Quanto dura l’ovulazione

Vengono riconosciute spesso come “spotting ovulatorio” perché per definizione compaiono tra una mestruazione e l’altra. Di conseguenza è abbastanza probabile che possano coincidere con il lasso di tempo in cui è prevista l’ovulazione.

Essa, in cicli regolari di 28 giorni, si verifica al 14° giorno. L’ovulazione in sè dura 24 ore (una volta uscito dal follicolo, l’ovocita sopravvive nella tuba per circa 24 ore, se dopo 24 ore non avviene la fecondazione, la cellula uovo si disgrega).

Ma, considerando che non sempre è così semplice individuare perfettamente il giorno mediante semplici supposizioni, si considera un lasso temporale che va dal 10° giorno al 16° giorno.

Perdite ematiche

Le perdite ematiche in gravidanza non hanno tutte queste caratteristiche. In alcuni casi si può assistere alla comparsa di perdite più abbondanti caratterizzate da un colore rosso acceso, o certamente non rosa o marroncino. Di conseguenza è bene non soffermarsi alla mera comparsa della sintomatologia e ricorrere all’autodiagnosi.

Assolutamente necessario è il consulto specialistico ai fini di individuare con certezza l’origine scatenante della sintomatologia.

spotting

Nidazione

Una volta avvenuta la fecondazione della cellula uovo da parte dello spermatozoo a livello dell’ampolla tubarica si ha la formazione di una cellula totipotente con corredo cromosomico completo. Questa cellula è lo zigote, e nel corso della sua discesa dalle tube alla cavità uterina, va incontro a tutta una serie di trasformazioni. Si tratta d divisioni cellulari che portano alla formazione di un agglomerato di cellule sempre più numerose, che prende il nome di morula e successivamente di blastula.

Dolori da impianto

Quest’ultima, una volta raggiunto il lume uterino, si avvicina alla superficie endometriale e mediante l’azione di ormoni e cellule presenti in superficie alla blastocisti, si verifica l’impianto e dunque la nidazione della stessa nell’ambito dello spessore endometriale. Questo evento può far percepire alla donna dei doloretti al basso ventre, in direzione del punto in cui avviene l’impianto.


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Perdite da impianto quando

Dopo l’impianto, la corrosione dei tessuti di superficie determina la rottura di qualche piccolo vaso, e successiva lieve perdita ematica. Quest’ultima, essendo molto scarsa, scende lentamente lungo il lume uterino e vaginale, e compare a livello dei genitali esterni con il caratteristico colore marronicino. Per via dell’ossidazione dell’emoglobina, resa possibile dal maggior contatto con l’esterno a causa della scarsa quantità del sangue contenuto nella perdita stessa.