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Sovrastimolazione, problemi per un bambino su cinque: lo studio

Sovrastimolazione: cos’è e come si manifesta

Con sovrastimolazione – o sovraccarico sensoriale – si intende quel momento in cui il nostro corpo percepisce un qualcosa di eccessivo dall’ambiente esterno. Quel ‘qualcosa’ può essere naturale (rumore della pioggia, raffiche di vento etc) o artificiale (come ad esempio l’esposizione al traffico, ai rumori di cantiere etc). Secondo un recente studio, la sovrastimolazione avrebbe degli effetti negativi su almeno un bambino su cinque.

Lo studio

La ricerca è stata condotta dal professore di psichiatria all’Università di New York, Luis Rojas Marcos, che insieme al suo team portato avanti una analisi negli ultimi quindici anni. Dalla ricerca, ne è emerso che un bambino su 5 soffre di malattie mentali dovute al sovraccarico sensoriale. Nel dettaglio, negli ultimi quindici anni l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività) sarebbe aumentato del 43%, mentre la depressione infantile del 37%.

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Come spiegato dall’esperto, al giorno d’oggi i bambini vengono sovrastimolati soprattutto dagli oggetti tecnologici, e al contempo vivono una presenza limitata dei genitori, una alimentazione scorretta, ed un uso del tempo poco funzionale e creativo. Il più delle volte, infatti, secondo l’analisi portata avanti negli ultimi anni, la maggior parte degli infanti si ritrovano a fare i conti con genitori distratti, permissivi e poco autoritari. Ecco perché questi bambini, da adolescenti, dimostrano un atteggiamento annoiato ed infelice.

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I sintomi della sovrastimolazione

Come riconoscere se un bambino è sovrastimolato o meno? Ci sono una serie di sintomi facilmente identificabili, tra i quali: l’irritabilità, il rifiuto alla collaborazione e all’interazione, il rifiuto del contatto visivo, una perenne tensione anche muscolare, insonnia, agitazione e nervosismo.

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Come rimediare

Secondo Luis Rojas Marcos, questi sintomi possono essere ridotti con una maggiore rigidità da parte dei genitori, ma anche con uno stile di vita equilibrato, una dieta salutare ed un maggior coinvolgimento da parte della famiglia. L’interazione tra adulto e infante è infatti fondamentale per stimolare la crescita e le funzionalità celebrali del piccolo.