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Sindrome feto alcolica: che cos’è e conseguenze

Sindrome feto alcolica

La sindrome alcolica fetale (fetal alcohol sindrome) è una delle patologie peggiori che possa colpire il feto in gravidanza; la relazione, come è facile capire dal nome, è con il consumo di alcolici materno. Il problema alcolici e gravidanza è recente; infatti la prima testimonianza di danno endouterino da alcol risale al 1968 in Francia. Per decenni, infatti, si è ritenuto che le anomalie evolutive del feto/neonato fossero imputabili a malformazioni genetiche, ereditarie o ambientali.

Oggi, si può dire che il consumo di alcol in gravidanza andrebbe ridotto al minimo, se non addirittura evitato del tutto; i danni dell’alcol sono innumerevoli e ingravescenti, e si traducono nell’età infantile in problemi neurologici del neonato. I sintomi di questi disagi sono nelle funzioni motorie, visive e in generale sensoriali; quindi sono coinvolti in primis lo sviluppo dell’intelligenza e dell’apprendimento.

Sindrome feto alcolica

Feto

I difetti congeniti più rilevanti sono quelli che insorgono nei primi tre mesi di gestazione; in questo lasso di tempo si sviluppano gli organi del piccolo e spesso le donne non sanno nemmeno di essere in dolce attesa. I danni dell’alcolismo cambiano in base all’epoca evolutiva del feto; infatti, il dismorfismo facciale, molto frequente, è tipico di un’esposizione ad alcolici durante il primo trimestre di gravidanza. Poi, c’è il deficit di crescita, che è legato all’esposizione durante la seconda metà della gestazione; invece, le alterazioni del cranio e della sua evoluzione sono dovute al consumo di alcol nella quarta settimana.

Tra queste si ricorda la microcefalia. Qual è il significato di microcefalia? Testualmente significa testa piccola, ovvero un deficit del cranio accompagnato a un’insufficienza mentale marcata. La circonferenza cranica fetale, in condizioni di normalità, è intorno ai 35 cm sia per i maschietti che per le femminucce, ma nel caso di microcefalia essa è nettamente ridotta. Le conseguenze della microcefalia annoverano principalmente anche uno scarso sviluppo dell’encefalo, in concomitanza all’iposviluppo osseo.

Tuttavia, alcuni bambini hanno un’intelligenza nella norma, sebbene la testa sarà sempre inferiore rispetto allo standard di età. Altre complicanze sono: ritardo nello sviluppo del linguaggio e del movimento, difficoltà nell’equilibrio e nel coordinamento, nanismo o bassa statura, iperattività e ritardo mentale.