Come si sviluppa l’identità di un bambino

Nell’arco della vita, ogni persona evolve attraverso una serie di stadi di crescita che si susseguono dalla nascita fino all’ età adulta. I principali riguardano proprio l’infanzia. Fin dalla nascita un bambino inizia a formare il suo carattere e il suo atteggiamento. Vediamo come.

Lo sviluppo dell’identità

È proprio dalle prime fasi dello sviluppo che inizia il processo di formazione dell’identità di un individuo. In questo percorso le componenti sociali tendono fortemente a condizionare lo sviluppo della personalità e permettono al soggetto di giungere alla formazione di un Io coerente.” (Erikson, 1978)

Il primo anno di vita è molto importante. Il bambino acquisisce il senso di fiducia. Inizia ad avvertire delle sensazioni di benessere fisiche, per esempio dopo aver mangiato o grazie al contatto corporeo con la mamma e la percezione del suo calore e psichiche, con le attenzioni, il suono della voce e le coccole.

Tra i due e i tre anni, invece, i bimbi acquisiscono un senso di autonomia contro il senso di dubbio e vergogna: il piccolo comincia a camminare, a parlare ed ha una certa consapevolezza di sé, tende cioè a scoprire di essere padrone del proprio comportamento. Ma resta anche qualche insuccesso e si pone il dubbio sulle proprie capacità percependo sentimenti di vergogna.

Se il bambino è aiutato dai genitori con l’affetto, la comprensione e la dedizione in risposta alle sue richieste, riuscirà a superare anche questa fase. Molto utile a tale scopo è proprio il gioco poiché lo aiuta a stabilire dei confini e delle leggi da lui stesso stabilite.

Entro i primi tre anni il bambino riconosce anche la sua identità sessuale e con essa si identifica anche nei vestiti, nei giochi e nel confronto con gli altri.

Le fasi della crescita di Erikson

Erik Erikson ha individuato varie fasi della crescita caratteriale del bambino:

Intorno ai 4-5 anni, i piccoli acquisiscono lo spirito di iniziativa e imparano a superare il senso di colpa. Mettono alla prova la loro forza, la capacità e la coerenza dei propri propositi. È in questo periodo che si oppongono ai genitori provando sentimenti di aggressività quando i grandi tendono ad ostacolare le loro iniziative. È attraverso l’identificazione con le figure di accudimento che il bambino struttura le basi delle propria identità realizzando così il percorso di individuazione.

Nell’affermare la propria identità, può capitare che i fratelli litighino tra loro. Tale comportamento, oltre ad esprimere una forma di gelosia, è anche un modo per non passare inosservato. È importante, quindi, che i genitori propongano delle regole chiare e dei limiti ben definiti.

Generalmente, l’identità resta costante se il soggetto non vive particolari traumi e eventi gravi che portano a sviluppare delle problematiche psichiche


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