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Sfera femminile: prevenzione del cancro ginecologico

Cosa significa fare prevenzione? Proteggere ogni singolo individuo, così da avere un controllo nella popolazione, inducendo l’eliminazione e l’eradicazione di eventuali malattie. La patologia, purtroppo, protagonista del XXI secolo è proprio il cancro e, ancor di più, nella donna si è manifestato con l’ aggressione di ciò che rappresenta la femminilità: la sfera genitale.

La sfera genitale femminile si caratterizza di mammella, ovaie e tube, utero e collo dell’utero, vagina e vulva. Ognuno di questi organi ha una funzione riproduttiva essenziale e qualora non dovesse esservi un corretto funzionamento per qualsivoglia patologia, allora la donna potrebbe risentirne pesantemente.

Tra le principali conseguenze, soprattutto in seguito a terapia aggressiva, potrebbe esserci l’infertilità (ovvero l’impossibilità di portare a termine una gravidanza). Alla ridotta fertilità, si potrebbero aggiungere la perdita di peso, i sanguinamenti anomali, il dolore pelvico e dolore alla minzione, l’ amenorrea (assenza di mestruazione). Ogni singola situazione presenterà segni e sintomi differenti, sempre sulla base della gravità del quadro.

Il cancro, per fortuna, in alcuni casi può essere “evitato” grazie alla prevenzione. In primo luogo, è opportuno sottrarsi ad abitudini di vita non appropriate. I fattori di rischio in questione sono il fumo, alimentazione scorretta (e quindi obesità), sedentarietà, rapporti sessuali con partner differenti, assenza di conoscenza del proprio corpo o di possibili vaccinazioni.

Infatti, esistono metodiche di screening, cioè mezzi per “analizzare i casi” di tutte le persone (anche sane) per poi eventualmente trovare fattori di rischio per una specifica malattia. Ad esempio, le donne sono invitate ad eseguire collettivamente pap-test (che rientra anche all’interno delle prestazioni gratuite preconzezionali) e mammografia (per il cancro al collo dell’utero e al seno), o a conoscere le tecniche di autopalpazione della mammella per poter riconoscere in tempo eventuali lesioni dubbie. Si può eseguire in età adolescenziale, in forma gratuita, la vaccinazione per l’ HPV (virus del papilloma umano), principale causa di eventuali lesioni al collo dell’utero che potrebbero evolvere e farsi maligne.

Ricordiamolo sempre: bisogna parlarne, conoscere e informarsi. Come si dice? Prevenire è meglio che curare. L’informazione è al primo posto, per poter preservare la maternità, la femminilità e, soprattutto, per aumentare la propria forza e consapevolezza del proprio stato di salute.

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