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Settimo mese di gravidanza: curva glicemica, mal di schiena e valigia per il parto

Il 7º mese di gravidanza settimana per settimana

Con il 7º mese di gravidanza si entra nel terzo trimestre.
In questo ultimo trimestre di gravidanza il parto si avvicina, alcune mamme cominciano ad avvertire un po’ di paura e aumentano i piccoli fastidi legati alla pancia che cresce e alle posizioni assunte dal bambino.
Il settimo mese per molti rappresenta un mese delicato per il rischio di parto prematuro. Dopo la ventisettesima settimana di gravidanza le possibilità di sopravvivenza di un bambino prematuro aumentano notevolmente ma si tratta sempre di episodi rischiosi, le cui conseguenze non si possono conoscere a priori.
Scopriamo insieme cosa succede a mamma e bambino durante il settimo mese di gravidanza, dalla ventisettesima settimana alla trentesima settimana.

Ventisettesima settimana di gravidanza: crescita del bambino e disturbi del sonno

A 27 settimane, il bambino è ormai lungo 35.5 cm e pesa circa 900 grammi.
La sua fisionomia comincia ad essere sempre più simile a quella di un neonato: il grasso sottocutaneo diventa sempre maggiore e questo consente alla pelle di distendersi e perdere quell’aspetto rugoso. Il grasso sottocutaneo è importantissimo per il bambino per mantenere la temperatura costante una volta nato: per questo i bambini nati prematuri vengono tenuti nelle incubatrici. Nel settimo mese, il grasso sottocutaneo accumulato dal bambino non è ancora sufficiente per consentirgli di mantenere costante la temperatura corporea in un ambiente esterno. Se fino a questo momento quasi tutti i bambini hanno mantenuto uno sviluppo medio molto simile, dalla ventisettesima settimana in poi lo sviluppo del bambino cambierà moltissimo in base al proprio patrimonio genetico: per questo ci sono bambini che a termine nasceranno di meno di 3 kg e bambini che nasceranno oltre i 4 kg.
Questo succederà anche in assenza di patologie quali il diabete gestazionale che possono determinare un aumento eccessivo del peso del bambino.
La mamma vedrà aumentare il suo peso sempre un po’ di più, fino all’ultima settimana di gravidanza. Il pancione cresce e il settimo mese è senza dubbio quello che lo vede diventare importante, e a volte fastidioso. Soprattutto di notte il bambino comincia a far sentire le sue posizioni preferite: solitamente la migliore è quella di fianco, sul lato sinistro per non comprimere la vena cava e consentire una corretta circolazione sanguigna.
Nel video che segue un’ecografia a 27 settimane di gravidanza.
Nel video successivo alcuni consigli per dormire bene in gravidanza.

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Ventottesima settimana di gravidanza: la curva glicemica

Il bambino cresce ad una velocità esponenziale e questo si percepisce anche all’esterno: il pancione cresce di circa 1 cm alla settimana. A 28 settimane di gravidanza, il bambino misura circa 36.5 cm e pesa 1.040 grammi. I suoi occhi sono finalmente aperti e riesce a percepire i fasci di luce attraverso la pancia della mamma e reagirà a questi stimoli luminosi.
Per la mamma, la ventottesima settimana è solitamente l’ultima in cui si effettua la curva glicemica o curva da carico per monitorare l’eventuale diabete gestazionale. Non si tratta di un esame obbligatorio e sarà a discrezione del proprio ginecologo o di quello dell’ospedale la prescrizione. La curva glicemica è un esame del sangue che misura i livelli di zuccheri in circolazione e il loro corretto smaltimento. L’esame inizia con la misurazione della glicemia basale, ossia il normale livello di concentrazione di zuccheri nel sangue, che dovrebbe essere inferiore ai 92 mg/dl.
Alla mamma viene poi chiesto di bere un preparato di acqua e glucosio da 75 g e l’esame del sangue viene ripetuto a 1 ora di distanza e poi di nuovo dopo 2 ore dall’assunzione del preparato, per verificare il livello di zucchero in circolazione e il suo corretto smaltimento. I livelli da non superare nell’esame della curva glicemica sono:

  • 92mg/dl a digiuno
  • 180mg/dl dopo un’ora
  • 153mg/dl dopo due ore

In caso di valori superiori sarà necessario approfondire il quadro complessivo con un diabetologo specializzato in diabete gestazionale. Il diabete gestazionale si risolve in molti casi con il parto e non porta conseguenze successive.
In caso di successiva gravidanza sarà opportuno effettuare la curva glicemica in un’epoca gestazionale precoce (anche a 16/18 settimane) per tenere controllato l’eccessivo aumento di peso di mamma e bambino con una dieta appositamente studiata.
Nel video che segue un’ecografia a 28 settimane di gravidanza e in quelli successivi un approfondimento sulla curva glicemica in gravidanza e il diabete gestazionale.

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Ventinovesima settimana di gravidanza: mal di schiena e nervo sciatico

A 29 settimane di gravidanza il bambino pesa ormai quasi 1.200 grammi ed è lungo 37.5 cm. I suoi 5 sensi continuano lo sviluppo e diventano ogni giorno più sensibili.
Alla 29ª settimana di gravidanza, indicativamente, il peso corporeo della mamma è aumentato di circa 10 kg. Il pancione diventa sempre più ingombrante e potrebbe far assumere delle posture scorrette. Molte donne, infatti, durante la gravidanza soffrono di mal di schiena. La posizione scorretta per equilibrare il peso del pancione può creare delle contratture, sia all’altezza del collo e delle spalle, creando problemi di cervicale, sia all’altezza dei reni, causando l’infiammazione del nervo sciatico. Sicuramente è necessario intervenire il prima possibile, appena si avverte dolore. Rivolgersi ad un osteopata in gravidanza potrebbe evitare che piccoli fastidi si trasformino in dolorose infiammazioni, come ad esempio la sciatalgia. Avere la sciatalgia in gravidanza è abbastanza frequente: non solo per le posture scorrette assunte dalla mamma ma anche per la posizione che potrebbe assumere il bambino all’interno della pancia appoggiandosi sul nervo sciatico e comprimendolo. L’infiammazione del nervo sciatico si cura cambiando spesso posizione e prenotando un ciclo di massaggi e di manipolazioni.
L’osteopatia in gravidanza è senza dubbio un aiuto importante e non ha controindicazioni, purché ci si rivolga ad osteopati specializzati nel trattamento delle donne in gravidanza.
Nel video in basso è riportata un’ecografia a 29 settimane di gravidanza e in quelli successivi un approfondimento sull’osteopatia in gravidanza.

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Trentesima settimana di gravidanza: le contrazioni di Braxton Hicks

La 30ª settimana di gravidanza chiude il settimo mese e ci avvicina sempre di più al parto.
A 30 settimane il bambino è lungo 38.5 cm e pesa 1.350 grammi. Alla trentesima settimana di gravidanza, la percentuale di sopravvivenza in caso di parto prematuro è del 95%. Questo non significa che il parto prematuro non porti con sé delle conseguenze. I bambini prematuri restano spesso molto soggetti alle infezioni e alle patologie dell’apparato respiratorio. I polmoni infatti sono l’ultimo organo che arriva a completo sviluppo e ogni singolo giorno in più nella pancia della mamma è fondamentale per rafforzare la sua struttura e il suo sistema immunitario.
Alla trentesima settimana di gravidanza potrebbero iniziare le prime contrazioni di Braxton Hicks: si tratta di contrazioni leggere, che durano qualche minuto ma non sono regolari e non hanno nulla a che vedere con le contrazioni che daranno inizio al travaglio. La pancia si indurisce e, in questi momenti, è bene sedersi, rilassarsi e bere molta acqua. Le contrazioni di Braxton Hicks sono contrazioni fisiologiche che non devono spaventare: è l’utero che si prepara e che favorisce la circolazione sanguigna.
Se le contrazioni dovessero diventare regolari e non terminare per almeno un paio d’ore potrebbe essere necessario andare in ospedale per un monitoraggio generale.
Nel video che segue un’ecografia a 30 settimane di gravidanza e in quello successivo un approfondimento sulle contrazioni di Braxton Hicks e la differenza con quelle da travaglio.

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Settimo mese di gravidanza: la valigia per il parto

Arrivate al termine del settimo mese di gravidanza è importante iniziare a preparare la valigia per l’ospedale. Ogni ospedale richiede una dotazione specifica per mamma e bambino, a seconda di quello che la struttura già fornisce.
Prima di preparare la valigia per il parto, quindi, è necessario richiedere al proprio ospedale la lista delle cose da portare in valigia al momento del ricovero.
Ma cosa si mette solitamente nella valigia per il parto?
Innanzitutto iniziamo con quello che è necessario inserire nella valigia per l’ospedale per la mamma:

  • una maglietta larga e lunga o una camicia da notte per il travaglio/parto;
  • ciabatte;
  • una camicia da notte con i bottoncini davanti per rendere semplice l’allattamento per i giorni successivi (anche 2 perché le perdite potrebbero sporcarla);
  • assorbenti post parto;
  • mutande di rete;
  • un golfino o una felpa con cerniera (anche se di solito nei reparti maternità fa molto caldo);
  • prodotti per lavarsi (eventualmente anche per fare una doccia come shampoo e phon, dipende da come ti sentirai);
  • un asciugamano;
  • i documenti della gravidanza;
  • i documenti personali (carta d’identità, tessera sanitaria ecc.);
  • eventuali documenti di gravidanze precedenti.

Passiamo ora all’occorrente per il neonato da inserire nella valigia per il parto:

  • 3 body a maniche corte o lunghe a seconda della stagione. Tendenzialmente nei reparti maternità fa molto caldo ma i neonati escono da un ambiente di 37 gradi per cui nei primi giorni sentono volentieri gli indumenti pesanti.
  • 3 tutine di cotone o di ciniglia a seconda della stagione. Fino a aprile è consigliabile la ciniglia. Da maggio a settembre va bene il cotone.
  • 2 paia di calzini più o meno pesanti a seconda della stagione.
  • Ogni cambio completo va inserito in una bustina di plastica o di stoffa dedicata.
  • Una copertina di cotone o lana a seconda della stagione.
  • Un asciugamano se non è già fornito dall’ospedale.
  • 2 cappellini di cotone.
  • Pannolini taglia 2, se non li offre l’ospedale.
  • Un maglioncino da utilizzare quando si esce dalla stanza negli spazi dedicati alle visite dei parenti che sono un pochino più freddi.

Tutto il resto teniamolo pure pronto a casa ma non è necessario portarlo in ospedale: salviettine, cremine, ciucci, dudu per la nanna ecc.
Nei video che seguono qualche consiglio su cosa portare in ospedale e cosa mettere nella valigia per il parto.

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