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Sedia per partorire: la relax-birth

Il mondo dell’ostetricia è quanto di più bello e affascinante ci possa essere, in cui la tradizione e l’innovazione possono unirsi e collaborare magnificamente. Nelle sale-parto si possono trovare innumerevoli strumenti per poter garantire un’assistenza unica e personalizzata al travaglio di parto e al parto stesso. Il pallone, il letto, la vasca per il parto in acqua, la sedia da parto o ostetrica, lo sgabello, la ruota sono alcuni degli strumenti che possiamo trovare nella sala parto. Altre posizioni possono essere introdotte e consigliate dall’ ostetrica con il solo “utilizzo” del corpo della donna.

Ultimamente, invece, è stata introdotta una particolare sedia per le gravide in travaglio: la relaxBirth. È stata un’ostetrica ad inventarla e a proporla nel commercio. Si tratta di una sedia che dovrebbe migliorare notevolmente la postura delle partorienti nel corso del travaglio, garantendo anche la migliore assistenza da parte delle ostetriche.

È una sedia, la cui altezza può essere sistemata sulla base delle esigenze della donna, che può anche usufruire di appoggi ai quali far riferimento al momento delle prime fasi del travaglio (quindi, mantenendo anche la posizione eretta o l’utilizzo della palla).

Ogni elemento della sedia RelaxBirth può essere utilizzato per offrire il massimo benessere alla donna, non mettendo da parte la comodità degli operatori.

Sicuramente, l’utilizzo di questa strumentazione potrebbe essere assolutamente discutibile, probabilmente perché si tratta di oggetti che ancora non sono presenti in molti ospedali italiani e risulterebbe quasi una “forzatura” della nascita e regalando una finta “libertà” che è quella esclusivamente offerta da quella sedia.

Senza dubbio, si tratta di una strumentazione che in qualche modo potrebbe essere accettata dalle donne e potrebbe aiutare loro ad affrontare con maggiore serenità e meno ansia il momento della nascita del proprio bambino.