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Scuotere il bambino che piange? Ecco perché è pericoloso

Sindrome del bambino scosso

Mai scuotere un bambino che piange per calmarlo. Non c’è niente di più pericoloso per il neonato, soprattutto per quelli di età compresa tra i quattro e sei mesi, che in questo modo viene messo in serio pericolo di vita. Lo scuotimento – o sindrome del bambino scosso come è stata chiamata dagli esperti – può portare a gravi conseguenze, addirittura alla morte.

Perché questa pratica può danneggiare il bebè? La testa del piccolo è più pesante del corpo, i muscoli del collo non sono ancora sviluppati del tutto, e scuoterlo con veemenza potrebbe portare a subire dei contraccolpi. Una situazione che potrebbe poi condurre, nei casi peggiori, ad un’ematoma subdurale, a danni permanenti al trauma cranico e ad emorragia retinica.

Nei casi meno gravi, la sindrome del bambino scosso può portare ad altre conseguenze, sempre dannose: difficoltà di suzione, inappetenza, vomito, convulsioni, irritabilità, arresto cardiorespiratorio.

A lungo termine, poi, si possono presentare nell’infante difficoltà di apprendimento, cecità, disturbi dell’udito e della parola, epilassa, dsabilità fisica e cognitiva.


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Sembra una banalità, ma sono molti i mamma e papà che pensano di agire nel bene del figlio scuotendolo per calmarlo: secondo uno studio condotto da Scozia, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Svizzera l’incidenza di questa sindrome sarebbe di 14.7-38.5 casi ogni 100 mila bambini.