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Scuola e bambini: come reagire di fronte ad un brutto voto

La scuola è stata da sempre uno degli argomenti più trattati tra genitori e figli. Ma come si dovrebbe reagire di fronte ad un brutto voto preso a scuola dal proprio figlio? Cerchiamo di capirlo insieme.

Il voto a scuola non dice quanto vale un figlio. Eppure, sempre più spesso ci rendiamo conto del fatto che i genitori vivono un brutto voto come se fosse un fallimento. A volte si sentono responsabili di questa insufficenza e tutto ciò crea un disagio nella mente del bambino. La dottoressa Velia Bianchi su Donna Moderna afferma che “a volte sussiste la necessità di capovolgere il modo di vedere sia se stessi che i propri figli, per dare al bambino la possibilità di sbagliare in serenità“. Spesso i bambini sentono una vera e propria “ansia da prestazione” e vivono la scuola come se fosse un incubo.

È fondamentale far capire ai bambini che la cosa importante, anche a fronte di un brutto voto o di un compito andato male, è continuare a dare il massimo e cercare di migliorare le proprie qualità, impegnandosi con costanza e dedizione.

In ogni caso, il bambino deve continuare a sentirsi amato anche quando esercita la parte più imperfetta di sé, anche quando sbaglia. Allentiamo la presa e facciamogli capire che un brutto voto non comprometterà la sua carriera scolastica; lasciamolo sbagliare da solo e facciamogli maturare la coscienza necessaria per capire l’errore e non commetterlo nuovamente in seguito.

Bisogna cercare di reagire nel modo giusto, trasmettendo l’idea che errare humanum est ma bisogna impegnarsi sempre al massimo per recuperare.